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Decadenza Berlusconi, Grasso: "Non mi oppongo al voto palese"

Il presidente del Senato dà semaforo verde a Pd, M5S e Lega che vogliono modificare il regolamento: "Se trovano l'accordo per me non c'è problema..."
di Ignazio Stagno domenica 22 settembre 2013

Pietro Grasso

2' di lettura

"Non mi oppongo al voto palese". Il presidente del Senato, Pietro Grasso, si tira fuori dalla bagarre sulla modalità di voto per la decadenza di Silvio Berlusconi. Secondo il regolamento le operazioni di voto devono essere a scrutinio segreto. Ma Pd, M5S e Lega sono in pressing per modificare il regolamento e dare il via allo scrutinio palese per la decadenza del Cav. Così Grasso resta a bordo campo a guardare il match senza muovere un dito. Anzi il suo silenzio e soprattutto quel "non mi oppongo", sono un assist per chi vuole il voto palese. "Potete cambiare le regole" -  "Il regolamento non ho certamente voglia di applicarlo a qualsiasi costo. Se c’è possibilità di modificare il regolamento, le forze politiche potrebbero trovare la maggioranza per farlo", ha detto sottolineando che in quel caso "non sarà certo il presidente del Senato ad opporsi". D’altra parte però "i cambiamenti devono sempre passare dalla Giunta per il Regolamento del Senato, che è stata appositamente creata. Qualunque sia la sua opinione sul voto palese o segreto, il presidente del Senato deve stare sopra le parti e garantire tempi giusti e rispetto delle regole", ha aggiunto. Insomma se Pd, Lega e M5s trovano l'accordo per cambiare il regolamento la decadenza del Cav sarà votata a scrutinio palese. Via al blitz - Grasso, che peralro appena 48 ore fa aveva sottolineato come il regolamento del Senato preveda il voto segreto, ha ignorato le parole del capogruppo al Senato del Pdl, Renato Schifani che aveva chiesto di "rispettare il regolamento": "Nessuno avalli blitz per modificare il regolamento sul voto segreto. Dopo l’anomala velocità dell’attività della Giunta, questo sarebbe l’ennesimo comportamento inaccettabile in una vicenda che sta assumendo i contorni di una vera e propria provocazione. Il Pdl, sia ben chiaro, farà da argine a qualsiasi forzatura di regole che fino ad oggi hanno caratterizzato il corretto funzionamento del Senato”. Grasso a quanto pare avallerà il "blitz". (I.S.)

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