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Amministrative, i grillini disertano le urne

di Sebastiano Solano domenica 16 giugno 2013

Marino e Alemanno

2' di lettura

A decidere il prossimo sindaco della Capitale sarà l'astensionismo. Rispetto al primo turno, al ballottaggio l'affluenza è diminuita del 6,3%, dato calcolato su 35 delle 67 sezioni rilevate. A livello nazionale l'astensionismo è in calo al 9,08% mente al primo turno era al 10,96%. Un dato preoccupante, che potrebbere però aver colpito maggiormente, così come successo al primo turno, il M5s più che il Pd e il Pdl. I grillini, infatti, al primo turno hanno dimezzato i consensi ottenuti alle Politiche di febbraio, passando dal 27,75 al 12,43 ottenuto dal candidato grillino Marcello De Vito. Grillo dice che il paragone non regge, ma è un fatto che la metà di quegli stessi romani si è recato alle urne a Febbraio non se l'è sentita, dopo la tragicommedia messa su con Pierluigi Bersani, a mettere la 'X' ancora sul candidato del M5s, preferendo in gran parte rimanere a casa. D'Altronde, come spesso ricorda lo stesso Grillo, il M5s pesca a mani basse tra gli astensionisti, tra coloro che non sarebbero andati a votare. La stessa cosa potrebbe succedere al secondo turno. E' probabile, cioè, che quel 6,3% di romani che hanno preferito il mare alle urne, non andando a votare ne per Gianni Alemanno e ne per Ignazio Marino, ne Pd e ne Pdl, siano degli astensionisti cronici, che si sono recati alle urne dopo anni alle Politiche del 2013 per votare M5s e che ora, delusi dal vicolo cieco in cui si è cacciato Grillo, siano rimasti a casa, voltando le spalle a Pd e Pdl certo.   Missione fallita - E' così riuscita solo in parte la caccia grossa al grillino ingaggiata sia dal candidato di centrosinistra Ignazio Marino che, subito dopo la vittoria al primo turno, aveva strizzato gli occhi ai grillini dicendo "i nostri temi sono i vostri" e che forse scottato dal disastroso esito del corteggiamento di Bersani ai cinque stelle dopo la non-vittoria alle politiche si era portato avanti. Lo stesso in realtà ha fatto Alemanno che, nelle ultime due settimane, ha battuto molto le periferie e i mercati a caccia dei grillini. Ma, stando almeno, alle proiezioni sull'affluenza del voto a poche ore dalla chiusura dei seggi, nessuno dei due ha incassato a pieno il risultato. 

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