Roma, 22 apr. (Adnkronos/Ign) - "Dimissioni del segretario e situazione politica". Questo l'ordine del giorno che si legge negli sms di convocazione arrivati ai membri della Direzione del Pd. Domani alle 17.00 al Nazareno il parlamentino dem è chiamato a decidere quale linea politica portare alle consultazioni con Giorgio Napolitano e chi gestirà il partito, dopo le dimissioni di Pier Luigi Bersani, verso il Congresso del Pd che potrebbe essere anticipato a luglio. Dopo il 'caso Quirinale' esploso nel Pd, oggi Pippo Civati va all'attacco. "Si parla molto di 'traditori', ma state attenti: perche' i soliti protagonisti della politica italiana che ora chiamate cosi' poi potreste ritrovarvi, tra qualche ora, a chiamarli 'ministri'. Tutti insieme. Appassionatamente. Con un argomento formidabile: dopo che abbiamo ridotto il centrosinistra cosi', non vorrete mica andare a votare? Affidate le cose a noi, sappiamo come si fa". "Se avessimo votato Prodi o Rodotà, non saremmo andati a votare, come le vecchie volpi della politica hanno ripetuto (altro che Twitter) a tutti i giovani deputati -prosegue il deputato Pd-. No, semplicemente avremmo fatto un governo del presidente. Con un presidente, un governo e una maggioranza molto diversi da quella che vedremo tra qualche ora. Spero sia chiaro a tutti. Anche a quelli che, come me, in questi giorni hanno perduto". "Care e-lettrici e cari e-lettori - scrive Civati sul suo blog - il Pd ha deciso: e' tutta colpa vostra. Dei vostri tweet e dei vostri commenti. Siete il 'popolo della rete', quello che fa sbagliare (!) i parlamentari con le sue indicazioni". "Non e' un problema di eta': il gruppo dirigente del Pd la pensa cosi'. Lo pensa Speranza, lo pensa Bersani, lo pensa il segretario regionale della Lombardia, lo pensano gli altri leader. Lo pensa anche Renzi, a suo modo", prosegue il deputato del Pd. "Ora, se c'e' qualcosa di palmare, e' la falsita' di queste posizioni e l'incredibile scarica barile (punto it) che il Pd sta facendo verso i suoi stessi elettori. Lo stesso faranno tra qualche ora per il governo Pd-Pdl: diranno che quelli che non sono d'accordo stanno sulla rete e non vogliono il bene del Paese", aggiunge tra l'altro Civati.