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Alfano: "Scelta dolorosa, ma giusta. Il governo deve andare avanti"

Angelino: "Il governo deve andare avanti, noi scudo alla sinistra". Bordate a FI. Accetta la mano tesa del Cav, ma avverte: "Servono le primarie"
di Andrea Tempestini domenica 17 novembre 2013

Angelino Alfano

3' di lettura

Dopo le parole di Silvio Berlusconi (che, in privato, amareggiato per lo strappo, lo ha definito come "un figlio"), prende la parola Angelino Alfano. Il vicepremier, a Roma, parla di "rammarico" e "amarezza" per non essere entrato in Forza Italia, un "movimento in cui ho creduto nel 1994". Quindi sottolinea che "il Pdl ha chiuso la sua esperienza e mi ha visto unico segretario che, peraltro - rivendica - ha centrato il record di adesioni, con oltre un milione di aderenti nel 2011". Poi Alfano passa al contrattacco, e rivendica: "Abbiamo fatto la scelta giusta. Il futuro siamo noi". Il nuovo leader fissa gli obiettivi: "La nascita del Nuovo Centrodestra deve servire per ottenere un grande successo. Il nostro futuro - puntualizza - non è una larga coalizione, ma una larga vittoria del centrodestra". "Se ci troviamo qui..." - L'ex segretario del Pdl, alla presentazione dei gruppi di Nuovo Centrodestra, assicura che "il governo andrà avanti". Poi una frase, precisa, rivolta al Cavaliere: "Siamo dove ci ha portato il presidente Berlusconi". Quindi cita le parole pronunciate dall'ex premier a Bari, quando disse: "O un governo forte o elezioni subito". Alfano, insomma, ricorda a Berlusconi che si trova nella situazione attuale per una scelta che, in origine, fu del Cav. "Noi andiamo avanti con l'esperienza del governo Letta, che è quello a cui Berlusconi ha voluto dar vita. Fu lui - dice riferendosi ancora a Berlusconi - ad avere a Bari l'intuizione dell'alleanza. Abbiamo fatto la scelta giusta". Attacco ai falchi - Poi nel mirino ci finiscono i falchi, gli anti-governisti, quelli che volevano archiviare, subito, le larghe intese. "All'Italia - spiega Alfano - serve un grande centrodestra. Noi sogniamo una grande forza per un grande paese. E la scelta di dar vita a nuovi gruppi senza aderire a Forza Italia è nata quando abbiamo avuto la sensazione concreta e insuperabile che prevalesse la scelta del voto anticipato, senza il presidente Berlusconi candidabile e con questa legge elettorale". E ancora: "Dentro al movimento si registrava una visione del partito rassegnata alla sconfitta ed estrema nelle reazioni. Una contraddizione, ma è stato così. Se è pensato che si potesse dire andiamo al voto e anche se perdiamo poco importa". Il vicepremier rimarca: "Siamo riusciti a far da scudo alle politiche della sinistra, a fare scudo a una deriva di sinistra, per realizzare invece i nostri programmi e per far scudo e scelte ben diverse se realizzate dalla sinistra-sinistra".  "Insieme, ma con le primarie" - Alfano poi ribadisce: "Il governo sarà stabile, non si risolvono i problemi buttandolo giù. Tutti e cinque i ministri del Pdl hanno aderito ai nuovi gruppi". Il leader di Nuovo Centrodestra lancia poi la sua sfida: "In 12 mesi crediamo che il Paese possa avviare il superamento della crisi". Alfano guarda anche al futuro, e pur raccogliendo l'invito di Berlusconi a presentarsi in coalizione alle prossime elezioni, spiega: "Abbiamo l'ambizione che il prossimo candidato alla presidenza del Consiglio lo scelagno i cittadini con le primarie di coalizione". Agli aderenti a Forza Italia, Angelino lancia il suo personalissimo appello: "Ci auguriamo che FI continui a sostenere questo governo". "No alla decadenza" - In un passaggio della conferenza stampa, Alfano parla anche della decadenza del Cavaliere. Angelino ribadisce che Ncd pensa che "sia sommariamente ingiusta l'applicazione retroattiva della legge Severino". Dunque, il vicepremier assicura che per questo "daremo battaglia in Parlamento contro la decadenza del senatore Silvio Berlusconi e voteremo contro la decadenza". Ma, avverte, "la questione della decadenza resterà separata dalle sorti del governo".

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