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Forza Italia al Quirinale: "Crisi di governo". Napolitano: "Verifica parlamentare per Letta"

Dopo la decadenza i capigruppo azzurri chiedono al Colle un voto di fiducia. E Re Giorgio accetta: lunedì colloquio con il premier
di Ignazio Stagno sabato 30 novembre 2013

2' di lettura

Le larghe intese sono finite. Lo sostiene Forza Italia, lo riconosce Giorgio Napolitano. I capigruppo azzurri Renato Brunetta e Paolo Romani sono saliti al Quirinale per ribadire che dopo la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi e l'uscita dalla maggioranza del suo partito, il governo Letta dovrà passare da una nuova verifica parlamentare. Ora, quindi "decade" letta. Due giorni fa dal Colle avevano fatto sapere che sarebbe bastata la fiducia sulla manovra per "blindare" l'esecutivo. Ora, evidentemente, le cose sono cambiate. Lunedì pomeriggio il capo dello Stato vedrà il premier Letta. Il senso del colloquio rispecchierà quanto emerso dall'incontro con Brunetta e Romani: "Ci sarà senza dubbio un passaggio parlamentare che segni la discontinuità politica tra il governo delle larghe intese e il governo che ha ricevuto la fiducia sulle legge di Stabilità", come comunicato dall'Ufficio stampa del Quirinale. Le forme e i tempi di tale passaggio "saranno oggetto di una consultazione del presidente della Repubblica con il presidente del Consiglio". Le richieste di Forza Italia - E' durato 90 minuti l'incontro tra la delegazione di Forza Italia e Re Giorgio. L'incontro chiesto mercoledì dai due capigruppo azzurri, si è reso necessario per "affrontare il delicato momento" dopo la decadenza da senatore di Silvio Berlusconi e la fuoriuscita dalla maggioranza dei forzisti i quali, viene spiegato, hanno rinnovato la richiesta al Capo dello Stato della necessità di aprire una crisi formale in Parlamento, alla luce della nuova maggioranza che si è venuta a determinare e di una nuova composizione del governo che, a dire di FI, non è più di larghe intese. Situazione constatata dallo stesso Napolitano, che forse conta sulla fiducia (sia pur risicata) del Parlamento per stroncare le proteste degli uomini di Berlusconi. Letta rischia - Tutto ciò mette seriamente in discussione la tenuta del governo Letta che, martedì notte, è riuscito a far passare la legge di Stabilità al Senato con appena sei voti di scarto. Proprio per questo motivo Brunetta e Romani hanno rinnovato la richiesta a Napolitano di "aprire una crisi formale in parlamento". Insomma i forzisti vogliono che si vada alla conta in Aula per capire se il "governino" di Letta ha numeri solidi per andare avanti. Dopo l'avvertimento di Alfano di oggi che ha affermato "ho i parlamentari per far cadere l'esecutivo", il premier comincia a scherzare col fuoco. E di sicuro con un Cav fuori dal Parlamento che fa da battitore libero come leader del centrodestra, per Letta&Co. la strada è tutta in salita.

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