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Lazio: Tarzia su Bongiorno, donne non hanno bisogno di avvocati ma di tutela sociale

domenica 24 febbraio 2013

2' di lettura

Roma, 21 feb. - (Adnkronos) - "La candidata centrista Giulia Bongiorno non perde occasione di ergersi a portavoce delle donne, ma le donne della nostra regione non hanno bisogno di avvocati per difendersi, e soprattutto sanno riconoscere chi, a parole, le blandisce e le strumentalizza e chi invece, nei fatti, le rispetta e le valorizza, esattamente come ha fatto, e continua a fare, Francesco Storace, che non ha avuto alcun dubbio nell'inserire all'interno del suo programma significativi provvedimenti a favore delle donne, delle lavoratrici madri, del riconoscimento del lavoro di cura, della tutela della vita e della famiglia, delle vere pari opportunita', fra l'altro gia' attuate nello statuto regionale approvato proprio sotto la sua presidenza". Lo dichiara in una nota Olimpia Tarzia, presidente del Movimento 'Per' politica etica responsabilita' e candidata al Consiglio regionale del Lazio con la lista civica Storace. "Quante parole sono state spese nel programma della Bongiorno per la tutela sociale della maternita'? Che posto occupa nel suo programma la difesa dei principi non negoziabili? Nonostante la sua svolta culturale a guida di una coalizione che si dichiara cattolica, i piu' attenti non avranno dimenticato la sua presa di posizione a fianco di Emma Bonino in occasione della campagna referendaria sulla legge 40, quando, sulla pelle delle donne, decise di aderire al 'Comitato donne per il si" e ancora quando affermo' che non si puo' arretrare da certi 'diritti acquisiti come il diritto all'aborto'. No, cara Bongiorno, l'aborto non e' un diritto: e' un dramma, le cui vittime sono sempre due, madre e figlio - sottolinea Tarzia - Schierarsi veramente dalla parte delle donne significa schierarsi senza incertezze e senza ambiguita' dalla parte della vita. Esattamente come fa Francesco Storace". "La vera speranza della nostra societa' sono proprio le donne che quotidianamente, nel silenzio, celebrano la vita, prendendosi cura dei piu' piccoli e dei piu' deboli, che non hanno spazio sui giornali e non hanno tempo di scendere in piazza a fare girotondi - conclude - sono le donne alleate della vita che non si lasciano strumentalizzare e ingannare da una certa area politica relativista, che nascondendosi sotto la denominazione di 'moderati', preferisce mettere i temi etici, particolarmente quelli che riguardano il vissuto delle donne, alla porta del dibattito politico".

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