"Non avrai altro Papa al di fuori di me (Eugenio)". Da quando Francesco I, vescovo di Roma, e Eugenio Scalfari, fondatore, ex direttore e attuale editorialista de la Repubblica, hanno stretto amicizia, i redattori del giornale-partito cominciano a fare confusione. Gli incidenti di percorso sono dietro l'angolo. Quando impaginano l'intervista al pontefice sulla versione mobile del quotidiano, a corredarla, per qualche minuto, prima che l'errore venisse corretto, anziché quella del sommo Pontefice, compare la foto del direttore. Semplice refuso, ma anche errore dettato dalla confusione. I giornalisti de la Repubblica sono abituati a riconoscere una sola auctoritas morale. Due alla volta, che si scambiano lettere, opinioni e chiacchierate, non sono facili da gestire. Allora quando se le trovano tutte e due davanti, Jorge Bergoglio e Scalfari, canuti, bianchi, sapienti, non sono sicuri della risposta: "Chi è il Papa tra i due?".