Tutti a Gaza, forse. Le associazioni Aoi, Arci, Assopace Palestina, 14 parlamentari di Pd, M5s e Avs, tre eurodeputati, 13 giornalisti e diversi accademici sono tornati al valico di Rafah per raccontare la situazione in cui versano i palestinesi, Da qui l'appello affinché il governo faccia pressioni per farli entrare nella Striscia. "Gaza oggi è l'inferno in terra. L'Italia deve battere un colpo, Tajani passi dalle parole ai fatti: faccia pressione sulle autorità israeliane affinché Netanyahu cessi di ordinare i bombardamenti di civili e affinché si metta fine al vile ricatto del blocco degli aiuti umanitari. La carovana dell'Intergruppo parlamentare per la pace tra Palestina e Israele sta raggiungendo il valico di Rafah: chiediamo alla Presidente del Consiglio Meloni e al ministro Tajani di impegnarsi perché i nostri parlamentari e le associazioni della società civile, in rappresentanza dei cittadini italiani, possano entrare nella Striscia di Gaza per consegnare gli aiuti umanitari alla popolazione civile e accompagnarne la distribuzione", è la nota diffusa da Angelo Bonelli, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni ed Elly Schlein.
I quattro dicono di aver letto "le parole del ministro Tajani che si dice preoccupato per il dramma in corso, causato dal blocco degli aiuti imposto da oltre due mesi dal governo criminale di Netanyahu. Siamo però ancor più preoccupati per l'escalation delle operazioni militari dell'Idf, che da ieri sera sono costate la vita a oltre 100 palestinesi e hanno sin qui causato oltre 60mila vittime. Non si può più restare a guardare, il tempo delle parole è finito".
La stessa Laura Boldrini aveva reso pubblico il vero obiettivo della missione, ossia "entrare a Gaza. La missione rappresenta una delle più grandi delegazioni internazionali mai spintasi fino alla Striscia. Siamo sessanta tra deputati e deputate, parlamentari italiani al parlamento europeo, docenti universitari di diritto internazionale, operatrici e operatori di Ong e associazioni impegnate sui diritti umani, giornalisti e giornaliste". Eppure in molti nutrono dubbi sull'effetto opposto, ossia un aumento delle tensioni in corso.