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Incontro Pd-M5s, Zanda: "Un incontro positivo". I grillini non parlano, ma preparano un video

Grillo intanto continua a demolire Bersani attraverso il suo blog: "Il Pd è finito". E Fioroni: "Nostri dipendenti non hanno conti in Costa Rica, altri si.."
di Sebastiano Solano domenica 17 marzo 2013

3' di lettura

  L'incontro che, nelle intenzioni di Pierluigi Bersani, dovrà sancire l'alleanza di governo tra Pd e M5s si è tenuto oggi, martedì 12 marzo. Timide aperture erano giunte in questi gioni da parte del capogruppo al Senato dei grillini, Vito Crimi, che a proposito della presidenza della Camera aveva dichiarato: "Se vogliono darcela, diremo grazie", aggiungendo poi di ambire a "un questore e un vice-presidente della Camera e un questore e un vice-presidente del Senato". Roberta Lombardi, sua omologa alla Camera, dalla propria pagina facebook aveva dettato la linea da tenere durante l'incontro: "Andiamo li per ascoltare. Noi non facciamo scambi di poltrone, ma ci aspettiamo che il voto di 8 milioni di nostri concittadini sia tenuto da conto".  Zanda: incontro positivo - La riunione, tenutasi al Senato, è iniziata verso le 15.20 ed è durata circa un'ora. Ad accogliere la maxi-delegazione grillina (erano in 15) sono stati Rosa Calipari, Davide Zoggia e Luigi Zanda. Quest'ultimo, all'uscita dallla riunione ha dichiarato: "Un incontro che posso definire positivo. C'è stata una condivisione dell’obiettivo generale, quello di mettere in moto la macchina del Parlamento con le sue articolazioni. Un percorso lungo e nuovo". A chi chiedeva ulteriori lumi sui contenuti dell'incontro Zanda ha risposto: "Tutti siano rappresentati adeguatamente. I grillini non hanno chiesto cariche, è stato un incontro rigoroso". Per quanto riguarda i papabili alla presidenza delle camere, il 'pontiere' del Pd ha aggiunto: "Non ci siamo nemmeno avvicinati all’argomento". Zanda, tra l'altro, ha fatto sapere che ci sarà un incontro simile a quello appena colcuso con i delegati del M5s anche con il Pdl, stasera alle 19, e con Mario Monti. Un altro dirigente del Pd, Beppe Fioroni, lancia dal suo profilo twitter una stoccata a grillo: sul "finanziamento pubblico" si può  "discutere e confrontarsi" ma occorre "rispettare la dignità di chi lavora". E aggiunge: "Lavorare non è un magna magna. I dipendenti del Pd lavorano con serietà e non possono essere offesi. Loro sicuramente non hanno conti o società in Costa rica. Altri dipendenti fortunati sì...". Nessun commento dai grillini - I parlamentari del M5s, subito dopo l'incontro, hanno optato per il silenzio stampa, preferendo non rilasciare nessuna dichiarazione e trincerandosi nell'ufficio della Commissione dell'industria dove gireranno un video, che pubblicheranno sul blog di Grillo, dove spiegheranno i contenuti dell'incontro. Da fonti interne al Movimento cinque stelle, però, qualche dettaglio in più emerge. Da quanto si apprende, l'argomento fiducia non sarebbe stato tra i punti all'ordine del giorno, e comunque la linea rimane sempre la stessa, quella del no preventivo a qualsiasi ipotesi di fiducia. Circa due ore dopo l'incontro, la capogruppo del M5s Lombardi, nel video pubblicato dopo l'incontro ha elencato i criteri per un accordo sulle presidenze delle camere, ovvero no ai  'soliti notì, cioè alle "persone che hanno contributo a portare il Paese al punto in cui si trova" e a "personalità in conflitto di interesse". Poi specifica: "Il principio che abbiamo sottolineato è quello di trovare persone all’altezza dell’importanza del ruolo, la nostra proposta sarà all’altezza", confermando indirettamente l'interesse dei grillini per le caselle isitituzionali che, tra qualche giorno, dovrenno essere riempite, a dispetto dei proclami di Grillo e dei neo-parlamentari a cinque stelle che hanno sempre dichiarato di non voler partecipare a nessuna spartizine delle poltrone. Intanto Grillo sbertuccia il Pd - Grillo, intanto, continua con la sua opera di demolizione del Pd e delle sue speranze di formare un governo. Prima dell'incontro, dalla propria pagina facebook, il comico genovese ha pubblicato un video de Il Fatto Quotidiano, in cui Pierluigi Bersani e Dario Franceschini fanno scena muta davanti ai giornalisti che chiedevano ai due dirigenti se intendevano rinunciare ai rimborsi elettorali, con questa didascalia: "E la gente continua a rompere i co@@ni al mv5s xchè non si allea con un partito...ma incominciassero a rinunciare ai rimborsi e poi si veda, sti magna magna da 4 soldi TTTI A CASAAAA". Ma non basta. Nel suo blog, in bella evidenza, Grillo ospita un commento di Cadoinpiedi.it, un blog a lui molto vicino. Questo:  "Poche, vaghe parole che lasciano intendere che Bersani non firmerà la lettera-proposta di Grillo per rinunciare da subito ai 48 milioni di rimborsi elettorali. A questo punto stando alle parole del sindaco di Bari Michele Emiliano, il PD è finito".  

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