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Forza Italia, Marina Berlusconi: "Resto in azienda, non scendo in politica"

di Michele Chicco giovedì 31 ottobre 2013

Marina Berlusconi

3' di lettura

Marina Berlusconi studia e, secondo Repubblica e molte indiscrezioni di stampa, si prepara al grande salto, quello in politica. Che però smentisce con fermezza Il papà, Silvio Berlusconi, sarebbe sempre più convinto che sia lei la scelta giusta per sfidare Matteo Renzi sulla strada che porta a Palazzo Chigi. A villa San Martino in molti credono nella primogenita del Cavaliere e per questo si punta dritti verso l'investitura presidenziale: i consiglieri più fidati adesso parlano con Marina, le suggeriscono cosa studiare e la preparano al dibattito pubblico, al contraddittorio.  La smentita - La Cavaliera, però, come già altre volte in passato, smentisce le ricostruzioni: "Di fronte alle ennesime voci e a ricostruzioni giornalistiche totalmente lontane da ogni pur minimo collegamento con la realtà, ancora una volta mi vedo costretta a smentire, e nel modo più tassativo: non ho mai avuto e non ho alcuna intenzione di impegnarmi in politica". Marina ribadisce: "Per la politica ho grande rispetto, ma amo moltissimo il mio lavoro e le aziende nelle quali sono impegnata da ormai oltre vent'anni. Questo è il mio presente, e questo sarà anche il mio futuro. Vi prego di prenderne atto". Road Map - Eppure Marina, secondo le indiscrezioni, sempre con più insistenza partecipa agli incontri del lunedì tra Berlusconi e i giornalisti del gruppo Finivest. Loro hanno il compito di temprare il futuro leader di Forza Italia e di darle i consigli giusti. Come riporta Repubblica, lo stratega sarebbe Paolo Del Debbio: incontra Marina ogni giovedì, le tiene lezioni di storia politica ed economia. Si presenta con le slide e tira dritto. Marina ascolta e si prepara a diventare guida della destra italiana: non ha paura del "salto" perché farebbe di tutto per accontentare il padre e sa di poter lasciare le aziende di famiglia in buone mani.  Risiko - Uno degli snodi centrali è, infatti, proprio quello che lega Marina alle aziende del gruppo. Lei è presidente di Finivest e Mondadori, è una manager di successo ed è preoccupata perché se dovesse, davvero, scendere in campo sarebbe costretta a lasciare il timone ad altri. Lei per questo ha sempre opposto resistenza, ma sembra essersi convinta dopo aver avuto la disponibilità dalle sorelle ad occuparsi delle cose di famiglia. Gli incontri con Barbara Berlusconi, infatti, si fanno sempre più intensi e la piccola di casa sarebbe ben contenta di prendere il posto di Marina alla guida della Mondadori. Laureata in Filosofia e con la passione per i libri, Barbara ha sempre avuto questo sogno e lo realizzerebbe volentieri visto che al Milan - dove adesso è Cda - non ci sono grandi prospettive di carriera: Adriano Galliani è in sella e non mollerà per ora. Al suo posto in rossonero potrebbe andarci l'altra figlia del Cav, Eleonora Berlusconi, così davvero tutte sarebbero soddisfatte. Nel partito? - Certo, in casa la situazione sarebbe questa con i figli maschi, Luigi e Piersilvio, che resterebbero nelle loro caselle di partenza, contenti. Ma nel partito come la prenderebbero? La lotta tra lealisti e alfaniani si gioca anche su questo punto. Chi è al governo vorrebbe un confronto vero, anche sulla futura leadership. Chi invece è con Silvio, sempre e comunque, sarebbe felice di continuare a credere in un "Berlusconi Presidente". Per questo i lealisti vogliono accelerare e puntano ad incoronare Marina entro la fine di novembre. Gli ultimi due week-end del prossimo mese sono cerchiati di rosso sui calendari di Arcore e la prescelta, entro quella data, dovrebbe essere pronta. Tutti contenti? Sì, anzi forse. Alcuni del Pdl nicchiano ancora e si trincerano dietro i passati riufiuti di Marina. Solo un vecchi amico del Cavaliere dice proprio come la pensa: Umberto Bossi, pentitosi di scelte passate, si rivolge a Silvio e dice: "Io lascerei perdere i figli perché uccidono". Sarà anche vero, ma Marina la faccia da trota non ce l'ha affatto.

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