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Governo, Letta e Renzi pensano ad un rimpasto dei sottosegretari

Il rottamatore con l'ok del premier prepara il suo piano per un rimpasto nell'esecutivo già nel 2014. Nel mirino ci sono gli alfaniani che però guardano ancora al Cav
di Ignazio Stagno domenica 22 dicembre 2013

2' di lettura

La partita sul futuro del governo è appena cominciata. Nonostante il "patto per il 2015" tra Renzi e Letta col nuovo anno l'esecutivo potrebbe essere scosso da un rimpasto. Nel mirino dei renziani e dello stesso rottamatore ci sono tre poltrone, quelle dei tre sottosegretari ex Pdl che dopo la scissione degli alfaniani non hanno aderito nè a Forza Italia nè a Nuovo Centrodestra. Subito dopo la spacccatura del Pdl, i falchi forzisti, da Brunetta alla Santanchè avevano puntato il dito contro i sottosegretari perchè venissero allo scoperto dichiarando la loro fede verso Alfano o Berlusconi. Secondo quanto racconta Dagospia.com prima di Pasqua, Letta e Renzi hanno in testa di smuovere le acque facendo fuori proprio i tre sottosegretari per ridistribuire le poltroncine di governo in casa Pd. Nel mirino ci sono Rocco Girlanda, Cosimo Ferri, e Marco Flavio Cirillo. Resistono sulla poltrona -  Ferri a quanto pare dopo il terremoto tra le mura de (il fu) Pdl ha dismesso i panni da politico e afferma di essere stato chiamato nell'esecutivo come tecnico e non come rappresentante di un partito. Peccato che da tempo lui si presentasse come "azzurro" e "pidiellino". Intanto con questo abiule giochetto di parole "il tecnico" resta attaccato alla poltrona. Girlanda invece ha pensato bene di dimettersi da coordinatore regionale di Forza Italia, ma a quanto pare non ha ancora restituito la sua tessera di partito. Ergo risulta ancora come un inscritto al Pdl poi diventato Forza Italia. Su una sua adesione a Ncd glissa sempre: "Forse, vediamo, ci sto pensando". Insomma per ora restando fermo nel limbo apartitico pensa di salvare la poltrona. Stessa storia per Marco Flavio Cirillo. Lui sindaco del Pdl resta al suo posto di sottesegretario ma non ha mai aderito nè a Forza Italia, nè a Ncd. Insomma i tre sottosegretari cercano di resistere il più a lungo possibile nella squadra di governo. Ma Renzi ha un obiettivo chiaro per il 2014: far saltare le loro teste. I renziani, pure loro hanno fame di poltrone. 

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