Caorle (Ve), 13 set. - (Adnkronos) - "Bisogna superare il conservatorismo fine a se stesso, senza aver paura di un cambiamento che vada nella direzione giusta". E' il monito lanciato dal premier, Enrico Letta a Caorle ribadendo la necessita' delle riforme istituzionali con al primo posto "il superamento del bicameralismo perfetto, una nuova legge elettorale e la riforma del Titolo V della Costituzione, di cui la prima parte e' la piu' bella del mondo, a differenza della seconda che va cambiata". "Ci rendiamo conto di dove il conservatorismo istituzionale ha portato il nostro Paese?", ha ammonito Letta. "Cambiamo l'Italia, cambiamo le istituzioni del nostro paese", ha detto, spiegando che "avere due Camere con gli stessi compiti e una legge elettorale che determina maggioranze diverse e' una follia", "per questo e' necessario il superamento del bipolarismo perfetto e la riforma di una legge elettorale che faccia eleggere la Camera che fa le leggi e da' la fiducia e che consenta ai cittadini di scegliersi il proprio parlamentare". Secondo il premier "va cambiato il titolo V della Costituzione". "Non stiamo sfasciando la Costituzione - ha concluso - Dobbiamo ammodernarne una parte". E poi: "La riforma del finanziamento pubblico ai partiti è fondamentale per dare trasparenza al rapporto fra la politica e i cittadini. Il superamento del finanziamento pubblico dev'essere nell'ordine delle cose", ha ribadito alla festa di Scelta Civica, a Caorle, auspicando che "la settimana prossima un passaggio importante avvenga alla Camera". Mentre sulla service tax assicura: "La service tax sarà una tassa equa e progressiva e destinerà molta attenzione alle famiglie numerose. Sarà un intervento equilibrato che non sfascerà i conti pubblici". Infine, il premier lancia un monito agli alleati: "I partiti della maggioranza devono smetterla di vergognarsi del lavoro che fanno assieme. La maggioranza non sia un campo di battaglia, talvolte mi sento proprio così - ha detto - un campo di battaglia". "Così però- ha polemizzato - non si va da nessuna parte". E Letta ha cosi' lanciato l'invito ai partiti: "Non dobbiamo vergognarci di quello che stiamo facendo assieme: stiamo lavorando con forza per l'ammodernamento del Paese". "Quando sento certe critiche, penso che c'è chi vorrebbe lasciare l'Italia così", "mentre il governo la vuole cambiare, non lasciare com'è", ha concluso.




