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La Russa vuol spaccare il Pdl? Ignazio smentisce: "Tutte invenzioni"

Secondo la stampa agli ex An non piacerebbe come Alfano ha ridisegnato il partito: troppi giovani, poca destra. La replica: "Progetto condiviso"
di Giulio Bucchi giovedì 31 maggio 2012

Ignazio La Russa

2' di lettura

Giornali scatenati: è spaccatura nel Popolo della libertà, una vera e propria faida si starebbe consumando tra Ignazio La Russa e Angelino Alfano. Ma in serata arriva la smentita dell'ex An per dire che lui e il segretario del Pdl sono in "assoluta sintornia" e che le voci uscite sui giornali sono "pura invenzione". La polemica - E, secondo i giornali, le polemiche interne sarebbero tutt'altro che sopite, quella degli ex Alleanza Nazionale del Pdl dovrebbe essere una fronda bella e buona. Ignazio La Russa e i suoi, in rotta completa con il segretario Angelino Alfano e i vertici ex Forza Italia, sarebbero addirittura pronti a staccarsi dal gruppo parlamentare e creare una componente autonoma. E belligerante. Perché con La Russa starebbe anche un altro ex ministro come Altero Matteoli, che lunedì pungeva: "Nei partiti quando non si sa cosa fare si fanno i direttori. Ma noi abbiamo un presidente, un segretario, tre coordinatori, a cosa ci servirebbe?". A non andar giù è il nuovo Popolo della Libertà disegnato da Alfano sulla scia delle proteste dei giovani rottamatori di #formattiamoilpdl. Solo Giorgia Meloni cresciuta a destra già dai tempi dell'ultimo Movimento Sociale di Fini, rappresenterebbe l'ex An nel direttorio del partito. Troppo poco, e soprattutto non la persona giusta. Perché per quel ruolo si azzannano i colonnelli che ora pensano al blitz militare. E l'ultimo sondaggio del TgLa7 di Enrico Mentana non aiuta: il Pdl, se si votasse oggi per le politiche, raccoglierebbe il 18,8 per cento. Poco più dell'Alleanza nazionale dei bei tempi. Appunto.  Smentita La Russa - In serata arriva la smentita di La Russa. "Leggo che non mi piacerebbe il Pdl ridisegnato da Alfano proprio mentre sono in riunione insieme al segretario del Pdl nella più totale condivisione dell’analisi della situazione politica e nell’assoluta sintonia sui rimedi da attuare", scrive l'ex An. E poi aggiunge e precisa che "chi vuole dividere il Pdl tra ex An e ex Fi o tra belli e brutti o tra giovani e meno giovani o magari tra nord e sud o tra chi fa politica e chi viene dalla società civile ha un solo scopo: impedire che vada avanti il progetto voluto da Berlusconi sotto la guida di Alfano. Il progetto è semplice: riunire tutta l’area alternativa alla sinistra per rinnovare in senso presidenziale le istituzioni e uscire dalla crisi. Innovando il partito e le sue strutture. Il resto è pura invenzione".

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