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I farmacisti in rivolta contro il governo:serrata giovedì 26 luglio

Federfarma protesta contro i tagli alla spesa della sanità: "Già ora il 20% degli esercenti non paga i grossisti. Siamo in ginocchio, così chiudiamo tutti"
di Giulio Bucchi domenica 15 luglio 2012

2' di lettura

Farmacie in rivolta contro la spending review: chiuderanno per protesta il 26 luglio. Ad annunciarlo è stato il presidente di Federfarma, Annarosa Racca, prima dell’assemblea e del sit in a Montecitorio della federazione dei farmacisti. "Il consiglio di Presidenza - ha detto Racca - ha ipotizzato la serrata per il 26 luglio e credo sarà mantenuta. L’assemblea di oggi è solo un punto di partenza, questi tagli non sono sopportabili: le farmacie che vivono di servizio sanitario nazionale non potranno reggere". I tagli del governo - Come altri settori, la spending review approvata dal Consiglio dei ministri prevede tagli e sacrifici. La farmaceutica territoriale avrà un nuovo tetto di spesa pari all'11,5% (rispetto al precedente 13,3%), mentre per la farmaceutica ospedaliera sale al 3,2% (rispetto al precedente 2,4%). Nel caso di sfondamento del tetto della farmaceutica territoriale viene confermato il meccanismo di ripiano totalmente a carico della filiera farmaceutica (aziende, grossisti, farmacisti), mentre per la farmaceutica ospedaliera saranno le aziende farmaceutiche a ripianare lo sforamento al 50% insieme alle Regioni. Il budget assegnato alle singole strutture per l'acquisto di prestazioni sanitarie da soggetti privati accreditati scende all'1% nel 2012 e al 2% nel 2013 rispetto al budget 2011.  L'allarme dei farmacisti - "Il 20 per cento delle farmacie, già ora non pagano i grossisti. Ci è già stato segnalato", avverte la Racca, sottolineando una crisi che la spending review non potrà che aggravare. "I grossisti ci avevano segnalato, già prima del decreto sulla revisione della spesa, che le farmacie non riuscivano più a pagare il loro distributore. Ora il 20%  degli esercizi vive questa situazione". "Le farmacie sono sempre più in ginocchio - dice la presidente e ormai stanno iniziando a chiudere". 

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