(Adnkronos Salute) - Come addetta ai lavori, la ginecologa ha gia' le idee chiare anche su come dovrebbe cambiare la sanita' lombarda. "Credo ci sia moltissimo da fare - risponde Kustermann - Bisogna riscrivere un programma per la sanita' di questa regione" e la prima cosa da fare e' "eliminare i doppioni, concentrando le eccellenze". Un'idea piu' volte espressa anche da Luigi Macchi, direttore generale della Fondazione Policlinico, che sta per sperimentare questa rivoluzione nell'Irccs di via Sforza. "La sua e' una visione di assoluto buon senso - concorda Kustermann - Chiunque si occupi di sanita', infatti, sa perfettamente che la dispersione diminuisce l'efficacia degli interventi". "La mia idea, dunque, e' che si possa risparmiare in sanita' mantenendo gli stessi livelli di eccellenza - prosegue il medico - La strada e' quella di spostare le competenze da un ospedale all'altro, in modo da creare per ogni settore una rete guidata da una struttura capofila, cosi' da garantire l'efficacia degli interventi". Inoltre "serve un territorio che risponda bene, una medicina territoriale che funzioni e sia efficiente". In casa Kustermann il telefono non smette di squillare. "E' l'ospedale, devo rispondere - si scusa la ginecologa - Di fronte al dolore degli altri non riesco a non reagire" e percio' l'idea di abbandonare il camice non la sfiora nemmeno. "Se mai questa avventura proseguira', se effettivamente mi candidero' e se ci sara' una campagna elettorale, allora mi mettero' in aspettativa. Ma in ogni caso - conclude - il mio sogno e' di poter continuare a fare il medico, gratis, almeno una volta alla settimana. Non potrei mai lasciare questo mio lavoro, anzi adesso devo proprio andare in ospedale perche' la' c'e' bisogno di me".