"Io governatore della lombardia? Ne sarei onorato". Roberto Maroni, ex ministro dell'Interno dell'ultimo governo Berlusconi, lo dice a chiare lettere: "La massima ambizione di un federalista è governare la propria Regione. Posso anche dire che sarebbe per me certamente più importante e gratificante che non fare il ministro. Ma è ovvio che non sarà certo questa la condizione per la prosecuzione dell'alleanza. Non è certo una questione personale". Nervi saldi - Roberto Maroni, al Corriere della Sera, risponde al governatore Roberto Formigoni che ha accusato la Lega di "ribaltonismo". "Io credo che Formigoni debba tenere i nervi saldi", continua Maroni, "anche io se avessi dovuto dare ascolto soltanto la pancia avrei dovuto staccare la spina alla giunta lombarda". Di più: "Noi non abbiamo messo in discussione l'alleanza con il Pdl in Lombradia. Mai. Dunque lo invito a mantenere la calma per evitare decisioni affrettate e impulsive che rischiano solo di sfasciare tutto e che regalerebbero la Regione alla sinistra". E questo non lo vuole nessuno, tantomeno la Lega. Legge elettorale e di bilancio - Piuttosto, il Carroccio vuole tre cose (così come previsto dall'accordo di giovedì scorso): "Legge elettorale, legge di bilancio e un accordo su come fare in modo che quanto è accaduto dal punto di vista giudiziario non si ripeta". Ma raggiungere questi obiettivi richiede "qualche mese". Solo dopo "si può andare al voto nel 2015. Senonché l'accorpare le politiche alle regionali consentirebbe di risparmaire 50 milioni di euro. Mi chiedo: in un momento come questo è giusto spendere una cifra del genere per anticipare le elezioni lombarde di qualche settimana?".