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Napolitano: Grillo, nessun boom

Il capo dello Stato: l'unico boom che conosco è quello degli Anni Sessanta
di Lucia Esposito domenica 13 maggio 2012

2' di lettura

Giorgio Napolitano a gamba tesa contro Beppe Grillo. Il giorno dopo le elezioni amministrative, mentre tutti parlano del successo indiscutibile del Movimento Cinque Stelle che ha portato a casa risultati sorprendenti,  il capo dello Stato frena e dice: "Nessun boom, di boom ricordo solo quello degli anni Sessanta, di altri non ne vedo". Ovvio che il presidente abbia risposto piccato, dopo i tanti interventi del comico e blogger genovese che gli imputava gran parte della responsabilità del disastro-Monti. E non deve sorprendere che non si sia accorto del boom grillino: cinquant'anni, sempre lui, non "vide" i carri armati sovietici che scorrazzavano per Budapest; e poche settimane fa sempre lui non vedeva segnali di difficoltà mentre gli italiani in preda alla disperazione si gettavano dalla finestra. Il capo dello Stato ha poi rivolto un consiglio rivolto ai partiti: le elezioni devono rappresentare motivo di riflessione per le forze politiche e per i cittadini sui rapporti con la politica e sui problemi di governabilità oggi a livello locale ma che si pongono, come vediamo in Europa, a livello nazionale in diversi Paesi”. Lasciando la mostra "150 dedicati al futuro" di Poste Italiane, Giorgio Napolitano ha poi aggiunto che "una volta le elezioni amministrative avevano un rilievo essenzialmente locale anche se questo era vero fino a un certo punto. Abbiamo avuto un test piuttosto circoscritto, anche perché il numero degli eletti chiamati a votare non è stato grandissimo".  La replica di Grillo  La risposta di Beppe Grillo è arrivata dopo qualche ora. "L'anno  prossimo si terranno le elezioni politiche - prosegue Grillo - e, subito dopo, sarà nominato il successore di Napolitano, che potrà godersi il meritato riposo. Se il MoVimento 5 Stelle farà boom (come quello dei favolosi anni '60), il prossimo presidente non sarà un’emanazione dei partiti, come la Bonino, e neppure delle banche, come Rigor Montis. I giochi per il Quirinale sono in corso da tempo. Si sono già venduti la pelle degli italiani".   Secondo il comico genovese, il Quirinale "rappresenta anche il MoVimento Stelle e anche, dopo queste elezioni, i suoi circa 250 consiglieri comunali e regionali scelti dai cittadini. Il boom del M5S non si vede, ma si sente". E conclude: "Boom, boom, Napolitano!"

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