Bologna, 13 set. - (Adnkronos) - "L'iniziativa referendaria per il ripristino dell'articolo 18 e per la cancellazione dell'articolo 8 , esprime rivendicazioni elementari del mondo del lavoro". Cosi' il Partito comunista dei lavoratori esprime il suo sostegno alla proposta di referendum presentata ieri dalle forze della sinistra. "Ma la campagna referendaria non puo' essere un surrogato sostitutivo della lotta" prosegue il Pcl in una nota. "Il tradimento del grande movimento di lotta sull'articolo 18 non puo' essere archiviato" continua il partito, convinto che "le sue conseguenze sui rapporti di forza e sul morale dei lavoratori sono stati enormi" e che occorra "rilanciare una grande mobilitazione radicale e di massa del mondo del lavoro che colleghi il ripristino dell'articolo 18 ad una piattaforma generale unificante e di svolta". Non solo, poiche' "le rivendicazioni referendarie sono di fatto in aperta contrapposizione non solo al governo Monti, ma a tutti i partiti che l'hanno sostenuto e lo sostengono contro i lavoratori, a partire dal Pd" secondo il Pcl e' tempo di una "rottura generale e irreversibile col Pd da parte di tutte le sinistre politiche e sindacali".