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Province: Toscana, in Consiglio regionale scontro tra maggioranza e opposizioni

domenica 28 ottobre 2012

2' di lettura

Firenze, 22 ott. - (Adnkronos) - "La vicenda del riordino delle Province non e' incoraggiante. Denuncia una crisi istituzionale forte. E in questo contesto il Consiglio regionale ha il dovere di esprimere un parere chiaro e non di seguire l'esempio del Consiglio delle Autonomia, che da' ragione a tutte le ipotesi in campo senza dare un'indicazione". Lo ha dichiarato il capogruppo del Pdl Alberto Magnolfi nel dibattito sul riordino delle Province nel Consiglio regionale della Toscana, ricordando che la proposta di risoluzione presentata dal suo gruppo prevede di proporre al Governo la seguente indicazione: Firenze citta' metropolitana e le Province di Arezzo - "che ha da sola i numeri per essere riconosciuta tale" -, Siena-Grosseto, Livorno-Pisa e Lucca-Massa - "che rappresentano un accorpamento con un fondamento di unita' territoriale e storica" -, accompagnate dalla richiesta di deroga per Pistoia-Prato. Rispetto a quest'ultima proposta, Magnolfi ha spiegato: "La citta' metropolitana non risolve il problema della Toscana centrale, per questo e' utile che Pistoia e Prato siano una provincia a se'". Magnolfi ha definito la proposta del Pdl "un'indicazione ragionevole" e che evitera' "un indebolimento della Toscana rispetto all'azione del Governo". Dario Locci (Misto) ha ricordato che il riordino delle Province "doveva essere affrontato attraverso una riforma costituzionale e non per decreto governativo". Locci ha sottolineato che per alleggerire lo Stato sarebbe stato necessario "razionalizzare il numero dei Comuni, sopprimere totalmente le Province, salvare le Citta' metropolitane e ridurre il numero delle Regioni". Secondo Locci, il Consiglio, dunque, "e' chiamato a esprimere un parere su un pasticcio. Per questo dovremo indicare la soluzione 'meno peggio'". In questo senso, la proposta indicata e' identica a quella presentata dal Pdl. Pieraldo Ciucchi (Misto) ha definito la discussione "priva di senso", perche' completamente "avulsa" da un progetto di riforma piu' generale che avrebbe dovuto "prevedere il riordino istituzionale complessivo e il riassetto dell'ordinamento statale". Ciucchi ha sottolineato di sostenere "da tempo la necessita' di un'assemblea costituzionale", e invece, ha ricordato, "siamo andati avanti per strappi e oggi esponiamo le istituzioni alla berlina". Quanto alla proposta di riordino avanzata dal Pdl e dal consigliere Locci, Ciucchi ha parlato di "volonta' politica fine a se stessa". (segue)

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