Se Giuseppe Conte guidasse il Movimento 5 Stelle il potenziale di voti salirebbe dal 20 al 30 per cento. Lo sostiene l’ultimo sondaggio Ipsos, che fa sorgere dei dubbi a Nicola Biondo: “Palazzo Chigi ha una convenzione con Nando Pagnoncelli? Il partito di Conte si sta edificando con una campagna mediatica pagata con i soldi pubblici?”. Attende ancora una risposta l’uomo che nel 2014 era il responsabile della comunicazione alla Camera dei 5 Stelle.
Il suo sospetto è lecito, ultimamente i sondaggi di Pagnoncelli sono stati piuttosto “accomodanti” con il premier. Il cui indice di gradimento è addirittura stimato al 61% da Ipsos, dopo aver toccato la cifra record del 66% nel mese di aprile: percentuali che stridono con il paese reale, sempre più sull’orlo della crisi sociale. Conte stesso ne ha avuto un assaggio fuori da Palazzo Chigi, dove qualche giorno fa è stato contestato duramente a suon di “buffone, buffone”. Un episodio che il premier non si aspettava, dato che sulla carta la fiducia nei suoi confronti è sempre su livelli medio-alti. Da qualche tempo viene evocato un possibile futuro politico da parte di Conte: la discussione verte sulle opzioni dell’attuale inquilino di Palazzo Chigi, che intanto con i vari sondaggi sta misurando il valore di una sua discesa in campo.