In faccia

Teresa Bellanova, il retroscena sulle tensioni nel governo: "Conte e De Micheli, perché il CdM è iniziato in ritardo"

No al socialismo di Stato. Teresa Bellanova, ministro dell'Agricoltura e capodelegazione di Italia Viva nel governo, picchia duro su certe tentazioni di Pd e M5s all'indomani della decisione su Autostrade, con la graduale sostituzione dei Benetton con Cassa Depositi e Prestiti in Aspi. "Non si può pensare che lo Stato nel capitale privato sia di per sé la soluzione di ogni problema. Né che possa e sappia gestire tutto; infrastrutture, acciaio, linee aeree. Preferisco uno Stato che costruisce cornici indefettibili, regole chiare e controlli certi ed efficaci, piuttosto che uno Stato imprenditore perché una classe politica non sa trovare buone soluzioni. A ognuno il suo mestiere".
 

 

 

Schietta come sempre, intervistata dal Corriere della Sera, la longa manus di Matteo Renzi a Palazzo Chigi rivela anche le tensioni dentro la maggioranza e nella stessa squadra di governo tra il premier Giuseppe Conte e la titolare delle Infrastrutture Paola De Micheli, democratica: "Il Cdm doveva iniziare alle 22, è slittato alle 23.40 per chiarimenti evidentemente necessari e fino ad allora mancati. I membri di governo non si parlano attraverso i giornali ma nelle sedi e nei tempi opportuni. E le vicende delicate vanno istruite come si deve, per un giudizio di merito carte alla mano. È questo che impedisce o ritarda le soluzioni. È tempo di cambiare metodo". E se non cambia  il metodo...