"Sono il ministro che ha fatto di più nella storia", ha assicurato Danilo Toninelli. Al di là dell'umiltà che evidentemente non contraddistingue il senatore del Movimento 5 Stelle, di obiezioni a questa affermazione se ne potrebbero trarre molte. La prima, incontrovertibile, è la "non gestione" della pratica Benetton dopo la sciagura del Ponte Morandi di Genova. Il crollo del viadotto non è certamente ascrivibile all'allora ministro delle Infrastrutture, ma il furore ideologico con cui per 2 anni ha combattuto la battaglia per la revoca delle concessioni autostradali ad Atlantia, salvo sbattere il muso su penali miliardarie, quello sì. E il risultato è che ora Stato e Atlantia rischiano di far saltare la trattativa sulla "staffetta" della gestione della rete autostradale anche per gli strascichi di quella condotta strategica dissennata. Radio Savana, account Twitter di matrice sovranista, si accontenta di volare un po' più basso, postando un video divertente di Toninelli alle prese, impacciato, con un maxi-triciclo. Basta questo per metterne in dubbio le parole e l'autostima: che sia questa la decrescita infelice di un ex ministro grillino?