Ci pensa lui

Pier Ferdinando Casini a Tagadà: "Chi entra nel governo Draghi", silenzio di tomba da Tiziana Panella

Che governo sarà, il governo di Mario Draghi? E soprattutto: ci sarà un governo Mario Draghi? Temi all'ordine del giorno, sulla bocca di tutti, dal bar e fino allo studio di Tagadà, il programma di Tiziana Panella in onda su La7. E a parlare di questi argomenti ecco Pier Ferdinando Casini, grande manovratore, vecchia volpe del Parlamento, attualmente nel Gruppo per le autonomie.

 

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Casini mostra di non avere dubbi. Interpellato dalla Panella sulle possibilità che nasca questo governo, risponde: "La quotazione? Al 100 per cento". Insomma, il governo si farà. Quindi la Panella chiede di aiutarla a definire i contorni: con quali partiti? E quali ministri? Certo l'appoggio di Pd e Italia Viva, la Lega ha posto come condizione per prendere parte a questo esecutivo l'assenza del M5s. Fuori Fratelli d'Italia, sempre più vicina all'ex governatore della Bce, invece, Forza Italia.

 

Casini, però, non si sbilancia sui partiti. Almeno non nel dettaglio. E spiega: "Anzitutto farei un ragionamento di premessa. Non sarà un terzo tempo di Giuseppe Conte con un differente presidente del Consiglio. La designazione di Draghi, le modalità con cui è avvenuta, le parole del capo dello Stato segnano in questa legislatura una discontinuità profonda - rimarca -. Draghi farà un governo che non può essere paragonato ai due precedenti. Probabilmente proverà a mettere insieme politici e tecnici un po' come aveva fatto Ciampi quando fecce il suo governo", conclude Casini. Ed ecco, onestamente, il precedente-Ciampi non è particolarmente di buon augurio.