Fallito il Conte ter voteranno sì al governo Draghi, ma poi non si conosce ancora bene il loro futuro politico. Sono gli Europeisti, il gruppo di dieci responsabili pro-Giuseppe Conte creato in brevissimo tempo attorno a due componenti politiche del Misto, il Maie di Ricardo Merlo-Raffaele Fantetti, il Centro democratico dell’ex pentastellato Gregorio De Falco, nome preso in prestito dall’omonimo della Camera, che fa capo al deputato Bruno Tabacci, e rinforzato con due transfughi da Forza Italia come Maria Rosaria Rossi e Andrea Causin.
Dicono di avere un progetto politico di stampo moderato liberale ed europeista e che potranno tornare utili anche a SuperMario, visto che mettono al centro proprio i valori dell’Europa. Ma Draghi si appresta ad avere una maggioranza così ampia sia alla Camera e, soprattutto, al Senato dove si trovano gli Europeisti, che può fare benissimo a meno di loro.
Loro però si sono sistemati a Palazzo Madama e, come tutte le forze politiche rappresentate al Senato, hanno diritto a 90 metri quadrati, tra Palazzo Madama, palazzo Giustiniani e palazzo Cenci. In più i responsabilì di Conte hanno una loro "consistenza economica: ognuno di loro vale circa 59mila euro, che moltiplicato per dieci arriva a un totale di 590mila euro che corrispondono al cosiddetto contributo annuale che spetta a ogni gruppo parlamentare", scrive l'AdnKronos. Infatti ogni senatore che aderisce a un gruppo vale 59mila euro, mentre alla Camera ogni deputato viene valutato meno, quasi 49mila euro l’anno. Una somma che diventa la metà con l’iscrizione a al gruppo Misto (circa 24mila euro). La settimana scorsa proprio il gruppo del Maie era stato ricevuto da Draghi per le consultazioni: "Mi sono portato dietro Mariarosaria e De Bonis perché alle consultazioni non avevano mai partecipato. Mi creda: è un’esperienza incredibile", aveva detto Riccardo Merlo al Corriere della Sera.