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Giorgia Meloni contro Roberto Speranza: "La montagna merita rispetto. La scelta sua e di Mario Draghi? Una follia"

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L'ultimo rovinoso disastro si è consumato nella tarda serata di domenica 14 febbraio. Già, perché dopo la richiesta del Cts, a poche ore dalla tanto agognata riapertura, è stato disposto lo stop allo sci. Scontato, corretto, sacrosanto la rivolta dei governatori e degli operatori del settore, ormai allo stremo e soprattutto presi per i fondelli. Dietro la decisione, oltre al Cts, ovviamente Roberto Speranza, il ministro alla Salute che Mario Draghi ha riconfermato nel suo governo. Lo stesso Speranza che come consulente ha scelto quel Walter Ricciardi che continua a insistere sulla necessità di un nuovo e severissimo lockdown.

E contro il ministro ella Salute ecco riversarsi la rabbia di Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d'Italia che passa all'attacco sui social. In primis, la fotografia rilanciata dalla Meloni: montagne innevate, il faccione in bianco e nero del ministro e la scritta "la montagna merita rispetto, non Speranza". Dunque, la leader di Fdi, aggiunge: "Turismo invernale asset economico insostituibile. I pregiudizi e l’ironia di queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, senza preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto a chi vive e lavora in montagna". Insomma, attacco diretto anche al nuovo presidente del Consiglio. 

Fino a qui, quanto scritto su Twitter. Poi, su Facebook, un affondo più lungo e articolato. Di seguito, il testo integrale dell'intervento di Giorgia Meloni: 

Chi sostiene che lo sci è un’attività sacrificabile ignora che il turismo invernale è un asset economico insostituibile e non si rende conto che per tanti territori è l’unica fonte di ricchezza e occupazione. Chi vive e lavora in montagna merita rispetto, va sostenuto nell’accesso ai servizi e chiede che lo Stato sia un alleato per favorire residenzialità, combattere lo spopolamento e rilanciare l’imprenditorialità. I commenti approssimativi, i pregiudizi e l’ironia che sto leggendo in queste ore per giustificare la folle scelta di Draghi e Speranza di rinviare, peraltro con poche ore di preavviso, la stagione sciistica amatoriale sono un affronto per tantissimi nostri connazionali. Fratelli d’Italia è l’unico partito ad aver celebrato più volte gli Stati Generali della Montagna e ad aver difeso in Parlamento le istanze di tutti quei cittadini che chiedono di poter continuare a vivere e lavorare dove sono nati e cresciuti: lo dimostra la mozione approvata alla Camera ormai un anno fa, rimasta lettera morta per colpa della sinistra e della maggioranza. La montagna è un pezzo dell’identità italiana e non può essere umiliata in questo modo.

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