Intrecci e passato

Mario Draghi, l'indiscrezione: dà del "tu" soltanto a Giancarlo Giorgetti e Renato Brunetta

Giancarlo Giorgetti e Renato Brunetta i più fortunati del governo. I due neo ministri del centrodestra non vantano solo di sedere alla destra di Mario Draghi, ma godono anche di un rapporto "privilegiato". A loro - svela Il Corriere della Sera - il presidente del Consiglio dà del "tu", a differenza di tutti gli altri con cui scambia un formale "lei". D'altronde l'ex presidente della Banca centrale europea conosce entrambi molto bene: l'esponente della Lega da quando stava a Bankitalia, quello di Forza Italia addirittura da una vita. Non è un caso, dunque, che al Senato sia stato proprio Giorgetti a "rimproverare" Draghi.

 

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Tutta colpa di una piccola gaffe sul coronavirus per cui il premier ha ripetuto - sbagliando - "2 milioni di pazienti in terapia intensiva". Questi - è stato il soccorso puntualissimo del vice di Matteo Salvini - sono "2 mila". Ma la vicinanza di Giorgetti a Draghi è stata visibile anche alla Camera dei deputati. Qui i due sono stati pizzicati da Dagospia mentre leggevano divertiti alcuni stralci di rassegna stampa dal telefonino. Quanto basta per far pensare al Messaggero che il ministro leghista per lo Sviluppo economico sia già "l'ombra del premier". Il numero due del Carroccio però si è esposto fin dall'inizio a favore dell'ex governatore della Bce. 

 

 

Voci di corridoio imputano proprio a Giorgetti il cambio di idea del fu banchiere. Draghi ha sempre negato l'intenzione di prendere in mano le redini del Paese fino a quando il leghista - scriveva il quotidiano Il Tempo mesi addietro - non si sia "recato in Umbria, nel week end per convincerlo de visu: 'La presidenza della Repubblica la tua destinazione finale, ma ora il Paese ha bisogno di te. Devi sporcarti un po' le mani'", era stato il suo discorso. Perlomeno la sua ricostruzione.