Successione

Enrico Letta nuovo segretario del Pd: "Datemi 48 ore", le due condizioni per prendere il posto di Zingaretti

Da Enrico Letta è arrivata l’apertura pubblica che gran parte del Pd si aspettava. “Sono grato per la quantità di messaggi di incoraggiamento che sto ricevendo - ha scritto su Twitter - ho il Pd nel cuore e queste sollecitazioni toccano le corde più profonde. Ma questa inattesa accelerazione mi prende davvero alla sprovvista: avrò bisogno di 48 ore per riflettere bene. E poi decidere”. Insomma, entro questo fine settimana Letta diventerà il nuovo segretario dei dem al posto del dimissionario Nicola Zingaretti

Il pressing su di lui si è alzato altissimo soprattutto da parte di Dario Franceschini e di Andrea Orlando, oltre che dello stesso Zingaretti. Dal canto suo l’ex premier sembra convinto di prendere in mano le redini del Pd: chi ha parlato con lui lo ha definito “molto preoccupato” per le sorti del partito, che sta andando sempre più a sbattere nei sondaggi, tanto dal ritrovarsi a portata di sorpasso da parte di Giorgia Meloni. Secondo il Corriere della Sera, Letta avrebbe però posto due condizioni per fare il segretario del Pd. 

La prima è che la sua candidatura sia la più unitaria possibile: questo non dovrebbe essere un problema, dato che l’ex premier può contare sulla maggioranza che ha eletto Zingaretti e che in Assemblea nazionale pesa almeno per il 75 per cento. Inoltre pare che Letta abbia avanzato la richiesta di indire il congresso a scadenza naturale, ossia nel 2023, senza anticiparlo di un anno. Restano però da convincere le minoranze, ma l’impressione è che Letta segretario s’ha da fare.