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Mario Draghi, Dagospia senza mezzi termini: "Ecco chi l'ha deluso, ora pensa lo stiano prendono in giro"

"Più passano i giorni, e più gironzola nella testa di Mario Draghi la spiacevole idea che lo stanno prendendo per il c**o". Dagospia non usa mezzi termini per descrivere lo stato d'animo del premier, catapultato da Bankitalia alla Bce fino a quello che il sito di Roberto D'Agostino definisce il "teatrino della politica". In particolare, a scatenare seri dubbi nel presidente del Consiglio c'è Roberto Garofoli, nonché il neo sottosegretario alla presidenza del Consiglio: "Ora Draghi  - si legge - inizia a nutrire seri dubbi sull’uomo forte di Palazzo Chigi consigliato da Enrico Letta". Il motivo? "La sua boria, quella di chi fa parte dell’establishment". Finito qui? Neanche per sogno: "Tra nomine e logiche di potere, Garofoli ha perso infatti la sacra misura dell’opportunità politica". 

 

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Ma il sottosegretario è in buona compagnia. Uno a caso? Il neo ministro del Tesoro Daniele Franco. Anche in questo caso a spiegare cosa starebbe succedendo è Dagospia: "Franco fa fatica a dimenticare la rigida gerarchia di Bankitalia e succede che risponda più al governatore Ignazio Visco, notoriamente “comunista”, che alle indicazione di Draghi".

 

 

Per non parlare poi di Angela Merkel, altra enorme delusione. "Il premier - prosegue - non ha parole a come definire, oggi, lo stato mentale della sua amica Angela Merkel. Quella che fu definita la “Regina d’Europa” comincia a dare segni di non essere in sé. Sta lì a dimostrarlo la pazzesca vicenda di stoppare il vaccino Astrazeneca. In barba al vincolo di concordare ogni decisione, Angelona l’ha comunicato a cose fatte a Macron e a Draghi". D'altronde in tutta Germania i casi di di trombosi cerebrale si contano sulla punta delle dita. In totale sono stati sette di cui tre mortali. Il tutto su 1,6 milioni di dosi del vaccino di AstraZeneca somministrate.