Chiarimento

Giuseppe Conte, l'affondo di der Spiegel sulla gestione del Covid: "È già stato ascoltato, ma ci sono nuove omissioni"

Francesco Storace torna ad attaccare l'ex premier Giuseppe Conte, dopo un articolo di Der Spiegel che metteva sotto accusa la gestione di Giuseppe Conte sull'emergenza coronavirus. "Sull’edizione online del settimanale tedesco è stato pubblicato un lungo reportage che mette in fila tutti gli elementi in possesso degli inquirenti e noti a chi ha denunciato tutte le carenze dell’azione di governo all’affacciarsi del Coronavirus. A leggere quanto scrivono gli inviati del settimanale viene da rigettare addosso a Giuseppe Conte quella sua enfasi sul modello italiano apprezzato da tutto il mondo con cui condiva le sue ipocrite apparizioni televisive", attacca l'ex senatore sulle colonne del Tempo.

 

 

 

 

 

"Oltre centomila morti per incapacità di intervento. E le accuse che ci piovono addosso dalla Germania sono pesantissime, anche se, come nota il senatore azzurro Maurizio Gasparri, il responsabile politico Roberto Speranza resta ancora incollato alla sua poltrona", punta il dito nel suo articolo Storace contro l'esponente di Leu. "Di fronte alla denuncia dello Spiegel non si può più rimanere muti di fronte alla domanda principale: Era possibile evitare questi morti?, ci chiedono da quelle parti. Eppure il ministro non risponde neanche a noi, di queste cose parla solo con i giornalisti che non gli pongono domande scomode. Ma gli italiani hanno diritto di sapere se sono stati trattati come cavie da chi non ha saputo fronteggiare la pandemia", sentenzia Storace.

 

 

.

Storace cita Der Spiegel proprio nei passaggi più duri: “Gli errori commessi sono stati insabbiati. Per questo sono morte delle persone? Genitori, nonni, coniugi?Aggiungono gli autori del servizio che l’ex premier Giuseppe Conte ed il suo ministro alla Sanità sono stati già ascoltati, mentre da mesi vengono alla luce nuove omissioni. Da tempo non è più questione di tragici casi singoli, ma di un fallimento generale. E di insabbiamento. E di fronte a prese di posizioni così dure l’Italia può davvero pensare di rifugiarsi nel vuoto delle risposte? Non spiegare il perché di una inerzia ingiustificata?", è la domanda retorica con cui chiuse il suo j'accuse, Francesco Storace.