Ricostruzioni

Mario Draghi, l'affondo su vaccino e regioni? Maurizio Gasparri: "Ce l'ha con i magistrati, i furbetti del siero"

A chi si riferiva Mario Draghi quando ha detto che "alcune Regioni trascurano i loro anziani in favore di gruppi che vantano priorità probabilmente in base a qualche loro forza contrattuale"?. Maurizio Gaparri non ha dubbi. "Draghi  ce l'aveva con i magistrati. Sono loro la categoria che ha più forza contrattuale perché hanno il potere della minaccia". Augusto Minzolini, nel suo editoriale su Il Giornale, riporta il malcontento all'interno di Palazzo Madama. La protesta si allarga. "Loro si vaccinano e io che ne avrei diritto perché nella Regione Lazio è il turno dei settantenni come me, evito di richiedere il vaccino per risparmiarmi polemiche", si sfoga il ministro Renato Brunetta. "Io capisco che le cassiere, per il lavoro che fanno, possano avere una corsia preferenziale, ma i magistrati perché? È la fotografia della gerarchia dei poteri in Italia".

 

 

Anche Giacomo Caliendo, 78 anni, ex magistrato e ora senatore forzista, la pensa alla stessa maniera: "Non chiedo il vaccino per evitare guai". La verità, scrive Minzolini, "è che i politici hanno la coda di paglia, mentre i membri di altre caste, ben più potenti, no". "È la grande ipocrisia di questo Paese", osserva Matteo Richetti. "Draghi con quelle parole ha detto senza infingimenti chi conta davvero in Italia", dice il capogruppo leghista Massimiliano Romeo. "Sicuramente noi politici non contiamo nulla. Dal privilegio di cui gode la magistratura in un momento così difficile, si capisce chi ha comandato e chi comanda da noi. Una gerarchia che fa paura". Persino Luigi Zanda del Pd lo dice: "Noi siamo gli ultimi".

 

 

Tanto che la presidente del Senato, Elisabetta Casellati, ha telefonato al ministro della Salute Roberto Speranza oil quale però l'ha liquidata con un: "Non è il caso". Del resto i 40 senatori che hanno posto la questione in un'interrogazione, sottolinea Minzolini "sono stati quasi linciati dai mezzi di informazione: loro che hanno solo chiesto il vaccino sì, i magistrati che sono stati vaccinati no. Motivo? Possono contare sulla «forza contrattuale di categoria» di cui ha parlato Draghi".

 

 

Insomma, i politici sono terrorizzati dall'opinione pubblica, conclude Minzo, e nonostante abbiano più di settant'anni o ottanta non fanno valere i propri diritti. Le toghe, anziane o giovani non fa differenza, invece, non temono nulla. Per questo "l'unico criterio imparziale in questa campagna di vaccinazione, come dice Draghi, può essere solo quello dell'età".