Sul Colle più alto

Silvio Berlusconi al Quirinale? Il report: ecco quante cifre gli mancano, perché non è una "pazza idea"

Da pochi giorni è iniziato il semestre bianco e già si sprecano le analisi sui possibili scenari che potrebbero interessare il Quirinale. Sergio Mattarella è determinato a svestire il ruolo di presidente della Repubblica, anche se in molti vorrebbero che prorogasse il suo mandato per consentire a Mario Draghi di arrivare a fine legislatura, nel 2023. Uno dei nomi alternativi che circola con maggiore insistenza è invece quello di Silvio Berlusconi.

 

 

La sua salita al Quirinale è soltanto un’ipotesi, che però non appare così remota agli addetti ai lavori. Secondo diversi sondaggi, al leader di Forza Italia mancherebbero circa 50 voti, tra deputati e senatori, per avere reali chance di essere eletto presidente della Repubblica. Al di là di quello che dicono i numeri del Parlamento, Biagio Maimone su affaritaliani.it ha analizzato il significato che potrebbe avere una salita del Cav al Colle.

 

 

“Berlusconi è stato l’uomo in cui si è riconosciuto l’italiano medio - ha scritto Maimone - è colui il quale ha dimostrato che i sogni si possono realizzare. Tutti, in fondo, ci riconosciamo in Berlusconi, con i suoi pregi e i suoi difetti. Un altro aspetto, certamente non secondario, che caratterizza Berlusconi è il suo carisma. Difatti, anche ai suoi avversari è simpatico. Andando oltre le vicende giudiziarie, l’uomo è sicuramente meritevole di rappresentare il nostro Paese”. Tra l’altro, sempre secondo Maimone, il Cav al Quirinale avrebbe l'approvazione dalla “stragrande maggioranza degli italiani”.