L'urlatore seriale

Alessandro Di Battista, il piano di Giuseppe Conte per portarlo in Parlamento: una sfida a Draghi e Di Maio?

Giuseppe Conte, neo leader del Movimento 5 Stelle, si è già messo al lavoro. Tra le priorità "una pazza idea", quella di far tornare in pompa magna Alessandro Di Battista. L'ex premier starebbe pensando di schierare il riottoso uscito dal M5s alle suppletive nel collegio di Primavalle-Roma dopo le dimissioni dell'ex deputata grillina Emanuela Del Re. Un retroscena, questo, riportato dal Giornale che parla di una sfida difficile da digerire per gli alleati della coalizione giallorossa. L'opzione sarebbe comunque sul tavolo e Conte ci starebbe già lavorando con i fidati collaboratori.

 

 

La mossa però è ragionata anche su un altro fronte: quello di mettere i bastoni tra le ruote a Mario Draghi, spostando i gruppi parlamentari verso l'ala più ortodossa. Il nuovo capo politico dei Cinque stelle vuole lanciare un segnale di rottura all'ala governista guidata dal ministro degli Esteri Luigi di Maio. Tra Conte e Di Battista, entrambi condividono una posizione critica rispetto all'attuale governo, sarebbe dunque in corso un riavvicinamento.

 

 

La partita di Primavalle si incrocia con la sfida nel collegio di Siena dove è candidato, per la coalizione giallorossa, il segretario del Pd Enrico Letta. Dopo lo scoppio del caso Mps, la sfida si è riaperta. "In fondo - spiega al quotidiano una fonte grillina - l'indicazione del candidato nel collegio di Primavalle spetta al M5S. E se Alessandro accetta, il Pd non può rischiare di rompere l'alleanza a Siena per il no a Dibba". I segnali sembrano esserci tutti: da giorni il leader dei dei dem non fa altro che seguire a ruota il leader pentastellato, che a questo punto riuscirebbe tranquillamente a portarlo dalla sua parte. Il suicidio però del Pd è assicurato.