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Giancarlo Giorgetti, la profezia su Berlusconi al Quirinale: "Si può fare, Pd e M5s pronti a votarlo"

martedì 14 dicembre 2021

2' di lettura

Le grandi manovre attorno al Quirinale sono cominciate da tempo. Adesso però si muovono i big. Dopo Matteo Salvini è la volta di Giancarlo Giorgetti. Il numero due della Lega ha iniziato a parlare dopo l'incontro tra Giuseppe Conte e Mario Draghi. Conte sullo stato di emergenza ha detto che, "ci sembra necessario pervenire alla proroga dello stato di emergenza". Qualcuno le ha lette come un invito a Draghi a rimanere a Palazzo Chigi. Giancarlo Giorgetti, vicesegretario del Carroccio e ministro dello Sviluppo Economico, ha preso spunto da questa situazione per delineare un particolare scenario politico.

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"Lo sa anche Berlusconi: non bastano i voti del centrodestra per eleggerlo al Colle. Serviranno dei voti del Pd o del M5S ed è anche possibile. La volata non è ancora entrata nel vivo", ha spiegato. "Con il voto segreto niente è impossibile, soprattutto in una situazione balcanizzata come quella attuale, è il ragionamento di Giorgetti", rivela il Giornale. Esclude Giorgetti un ritiro di Draghi dalla politica. "Faccio fatica a immaginare Draghi che a inizio febbraio non sia né a Palazzo Chigi né al Quirinale. Quello sarebbe un problema. Questa equazione si risolve quando Draghi dirà qualcosa. Credo sia difficile non stia da nessuna parte", precisa.

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Conte, dopo le parole di Giorgetti, ha parlato anche di Quirinale. "Salvini non mi ha ancora chiamato, ma io stesso ho auspicato un confronto con i leader, adesso approviamo la legge di bilancio, un attimo dopo sarà importante il confronto sul Quirinale". L'ex premier vorrebbe una maggioranza larga "e una votazione indolore, per limitare i danni che potrebbero derivare dai gruppi pentastellati che ormai si muovono in ordine sparso. L'auspicio è quello di un ampio consenso per una personalità che possa rappresentare l'unità nazionale", rilancia il leader dell'M5s.

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