All'attacco

Matteo Salvini umilia Macron: "Quello dopo cinque anni...". Gode Le Pen, fucilata in pubblica piazza

In vista del ballottaggio, Marine Le Pen tallona Emmanuel Macron. La deputata e presidente del Rassemblement National è a un passo dall'avversario, il presidente francese uscente. Numeri che non possono che far esultare Matteo Salvini. Il leader della Lega, davanti al gazebo del partito in largo XII Ottobre, ha lanciato una chiara frecciata a En Marche, forza politica di Macron. "Hanno dato la Le Pen per morta ed è al ballottaggio: è un voto anti sistema perché Macron, dopo aver governato per 5 anni, si ferma al 27 per cento, ed è un voto che supera anche le barriere destra e sinistra".

 

 

Per Salvini quello delle presidenziali francesi è "un voto ancora aperto". "Al centro - ne è convinto - c'è il lavoro che sarà anche il prossimo confronto in Italia". Da che parte sta il leghista è chiaro, tanto che su Twitter rincara: "Tutto il mio appoggio al progetto di rinnovamento, cambiamento e autentica sovranità popolare rappresentati da Marine Le Pen".

 

 

D'altronde, è il suo ragionamento, il Carroccio "ha un idea chiara sul lavoro e sullo sviluppo: io sono per le opere, sono per il nucleare, sono per la Gronda, sono per la Tav, sono per le autostrade del mare, sono per la diga, sono per il Waterfront, sono per fare, per far lavorare la gente, non per bloccare". Una posizione, quella di Salvini, da cui si dissocia Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d'Italia ha ammesso che "in Francia non ci sono al ballottaggio candidati che rappresentano il partito guidato da me, ma se si prendono tutti i candidati potenzialmente di centrodestra e si facesse un'alleanza ampia come quella che ci può essere in Italia ci sarebbe maggioranza".