fondatore di fdi

Guido Crosetto: "La Meloni al 23% fa paura. E Salvini e Berlusconi...". Pesantissimo sospetto sugli alleati

Guido Crosetto si toglie qualche sassolino dalla scarpa. L'imprenditore, nonostante da tempo abbia abbandonato la politica, paga la sua lunga esperienza, prima come deputato di Forza Italia, poi come fondatore di Fratelli d'Italia. E così è a lui che ci si rivolge per fare chiarezza sul centrodestra. Non sono infatti nuove le tensioni all'interno della coalizione alle prese con le candidature per le amministrative. Nulla di cui preoccuparsi per Crosetto: "Può succedere, quando non ci si parla da mesi e si sta su fronti opposti rispetto al governo. Difficile - commenta a Repubblica - che d'un tratto rinasca l'idillio. Il tempo fa sedimentare le distanze. Detto ciò, non si può nascondere che ci siano nodi politici reali da sciogliere". 

 

 

In ogni caso Crosetto prende lei difese di Giorgia Meloni, che "è l'unica che ha rispettato gli impegni di coalizione per cinque anni. Mi scusi l'immagine: lei non ha rotto un matrimonio per scappare con Conte e Draghi". Che Fratelli d'Italia faccia paura? "Mi chiedo - tenta di rispondere l'ex sindaco di Marene - perché debba fare paura Fdi al 22 o 23 per cento mentre stesso sentimento non suscitava Salvini quando era al 34 o Berlusconi quando toccò il 40".

 

 

Anche su questo Crosetto ha una sua teoria: "Meloni disturba gli alleati perché ha più voti di loro. E in una politica maschilista ha l'aggravante di essere donna. Io credo che Fi, Fdi, Lega, i centristi siano naturalmente destinati a rimanere insieme". Piuttosto, visti gli screzi per la presidenza della Commissione Esteri, il dubbio va sulla reale tenuta del governo; "Che c'è la guerra, il problema spread, una nuova guida della Bundesbank: tutti elementi che farebbero propendere per la permanenza di Draghi a Palazzo Chigi fino al 2023. Ma poi bisogna fare i conti con la politica, che è fatta di uomini con interessi diversi. E se lo vuole sapere, io in questi giorni ho trovato più parlamentari favorevoli al voto anticipato che contrari. E intendo parlamentari non iscritti a Fratelli d'Italia".