Trattative sottobanco

Enrico Letta, il retroscena: "Ditegli di pensarci", messaggio riservato a Berlusconi

Nazareno chiama Arcore. Il segretario del Pd Enrico Letta avrebbe fatto recapitare a Silvio Berlusconi un'ultima, disperata proposta: "Cercate di convincere Berlusconi sul proporzionale". E' questo, secondo quanto scrive Francesco Verderami sul Corriere della Sera, il messaggio testuale che Letta ha affidato a uno dei leader del centrodestra, evidentemente interessato alla questione elettorale.

 

 

 

 

Lo scenario, per quanto magmatico, è abbastanza chiaro. Enrico Letta ha già uno sguardo alle elezioni politiche del 2023 ed è consapevole che con il sistema maggioritario retto dal Rosatellum attuale il centrosinistra non avrà speranza di vittoria. Servirebbe il sistema proporzionale, che riporterebbe le lancette politiche italiane indietro nel tempo, a quando cioè ogni partito correva da solo e solo dopo il risultato delle urne, in Parlamento, si formavano le maggioranze. Questo sistema permetterebbe al Pd una campagna elettorale molto più aggressiva nei confronti dell'alleato scomodo M5s, con qualche licenza per rubare voti a Giuseppe Conte. Per poi scommettere sulla vittoria della propria lista (nei sondaggi, il Pd è testa a testa con Fratelli d'Italia) che garantirebbe a Letta l'incarico formale di formare un governo. E poi, in aula, si aprirebbe la strada a un patto con i centristi. Renzi, Calenda. E, appunto, Berlusconi. 

 

 

 


Il piano originario prevedeva di convincere della bontà del proporzionale anche Matteo Salvini, facendo leva sulle possibilità di arrivare al governo anche senza Giorgia Meloni in virtù del suo sostegno a Mario Draghi. Uno "sdoganamento" che non ha convinto il leghista. E il ragionamento di  Letta, scrive Verderami nel suo retroscena, non convincerà nemmeno il Cav. "Tentativo bello ma irrealistico - confidano i suoi -. Berlusconi non cederà e su Salvini abbiamo lavorato tanto senza ottenere risultati".

Questo perché il centrodestra, con il maggioritario, avrà la strada spianata per la vittoria e una eventuale federazione Lega-Forza Italia consentirebbe a Berlusconi "di ottenere - grazie agli accordi sui collegi - una sessantina di seggi. Con il proporzionale sarebbero la metà". In base ad alcuni studi, però, la vittoria elettorale non si convertirebbe in capacità di governare comodamente, visto che "per effetto del taglio dei parlamentari - sottolinea ancora il retroscena - la coalizione otterrebbe al Senato una maggioranza di soli tre seggi". Ed è proprio su questo punto che Letta sembra voler insistere fino all'ultimo per tirare dalla propria parte l'ex nemico Silvio.