Il senatore a vita

Mario Monti, "questione di rispetto". Durissimo messaggio per Mario Draghi

Mario Monti ne è convinto per "ragione" e per "speranza": "Non credo che Mario Draghi abbandonerà in questo momento la responsabilità di presidente del Consiglio. Sarebbe una mancanza di rispetto verso il Paese e i cittadini". Lo scrive il senatore a vita in un editoriale pubblicato sul Corriere della Sera. Per Monti "è totalmente comprensibile l'amarezza provata di fronte ai meschini giochi praticati da vari partiti" ma, allo stesso tempo "non si può accettare che i fulmini dei giorni scorsi carbonizzino la vita politica e in tal modo 'adducano infiniti lutti' agli italiani, in una fase già piena di difficoltà". 

 

 

Monti elenca tre motivi che terranno il premier al suo posto. Il primo è il "rispetto del Paese: quando una personalità esterna alla politica viene chiamata dal capo dello Stato e dal Parlamento a larghissima maggioranza a trarre il Paese da situazioni di grave emergenza, quella persona non accetta un prestigioso incarico, nel contesto di un cursus honorum, magari in attesa di una carica ancora più alta. Nasce, ho sempre pensato, un vero rapporto morale tra quella persona e i cittadini. Il senso del dovere verso lo Stato - prosegue - verso i cittadini, è al di sopra di ogni altra considerazione".

 

 

Il secondo motivo è "rispetto della propria legacy, per salvaguardarla forte e luminosa come è oggi, che a mio parere, il presidente Draghi non lascerà. Egli è stato chiamato a risolvere le difficoltà dell'Italia nel febbraio 2021. Di fronte a lui stavano due anni abbondanti di legislatura. Lavorando a testa bassa sul programma si sarebbe potuto realizzare moltissimo. Molto sarà comunque realizzato, per la capacità di Draghi e del suo governo. Ma sotto il profilo economico, finanziario e delle riforme strutturali il cammino è incompiuto".

La terza ragione è "cosa si direbbe dell'Italia all'estero, se si dovesse constatare che perfino l'italiano più credibile e rispettato decide di lasciare prima del tempo un impegno di così grande responsabilità? Vogliamo uno scudo anti-spread o anche uno scudo contro atti inattesi dei più credibili protagonisti della vita italiana? Per tutti questi motivi faccio davvero fatica a immaginare che Mario Draghi rassegni in via definitiva le dimissioni da presidente del Consiglio".