Guerra totale

Carfagna e Gelmini, l'affondo di Mulè: "Droga e utero in affitto, tutto dimenticato?"

La conta è arrivata a otto parlamentari: sette deputati e un senatore. Ma le uscite da Forza Italia, secondo i ben informati, non si fermeranno. Poche ore dopo lo strappo del partito di Silvio Berlusconi, che non ha votato la fiducia al governo di Mario Draghi, la compagine azzurra a Montecitorio e Palazzo Madama continua a perdere pezzi, tanto da suscitare l'ira dei big: da Antonio Tajani al sottosegretario alla Difesa e deputato di Forza Italia, Giorgio Mulè, che questa mattina ad Agorà su Rai3 ha lanciato il suo anatema: "Chi lascia Forza Italia ne risponde agli elettori".

"I ministri che hanno deciso di lasciare Forza Italia hanno portato avanti importanti battaglie su questioni rispetto alle quali la sinistra che oggi li accoglie la pensa in modo opposto", tuona Mulè citando "la posizione ferma di Mariastella Gelmini contro la liberalizzazione della droga e quella di Mara Carfagna sull’utero in affitto". "Sull’addio c’è poco da dire", continua il sottosegretario azzurro, "ognuno prende la sua strada e ne risponde alla sua coscienza e agli italiani. Storicamente chi molla Forza Italia è stato punito dagli elettori che ne riconoscono l’incoerenza".  E ancora: "I valori di Forza Italia sono quelli che decliniamo ogni giorno nella nostra attività e sono quelli dell’atlantismo, dell’europeismo e del liberalismo". Mulè tiene a sottolineare che "il centrodestra scende in campo con regole chiare dalla premiership al dopo 25 settembre. La nostra è un’alleanza fondata su un programma comune, riconosciuto e sottoscritto da tutti. Ciò vuol dire che", continua il deputato azzurro, "chi il 25 settembre voterà il centrodestra avrà un programma firmato dai componenti del centrodestra con idee concordate e certificate in maniera granitica. Dall’altra parte c’è un cartello elettorale fondato solo sul tentativo di mettere insieme più voti e dichiaratamente diviso sul programma".

Quanto ai fuoriusciti ieri è stato il giorno di Rossella Sessa, commercialista, deputata azzurra dal 25 gennaio di quest’anno, fedelissima della ministra del Sud Mara Carfagna che si è andata ad aggiungere alla stessa Carfagna, Mariastella Gelmini, Renato Brunetta, Annalisa Baroni, Roberto Caon, Giusy Versace, Andrea Cangini. L’ala appartenente a Gelmini potrebbe portare all’uscita dal gruppo anche Claudia Porchietto, Carlo Giacometto e Roberto Novelli. Tra i nomi vicini a Carfagna ci sono invece Paolo Russo e Luigi Casciello