L'ex ministro

Giulio Tremonti, la profezia: "Combinazioni drammatica, mercati in agguato"

Giulio Tremonti non ha dubbi: uno scostamento di bilancio "con l'inflazione e la speculazione in netta ripresa sarebbe una misura molto rischiosa". In una intervista a La Repubblica, l'ex ministro dell'Economia e candidato alle prossime elezioni nelle liste di Fratelli d'Italia, sottolinea che "alla crisi energetica si somma l'inflazione gravissima. In realtà, siamo davanti alla combinazione drammatica e pure prevedibile della fine della globalizzazione, che ha fra le conseguenze la guerra, e dello svanire dell'illusione finanziaria che ha dominato questo decennio. C'è il pericolo di una recessione, con rilevanti conseguenze sociali e politiche".

 

 

"Io credo che oggi serva un'azione europea comune, come quella contro la pandemia, che agisca non soltanto sugli extraprofitti delle imprese ma soprattutto sull'extragettito", prosegue Giulio Tremonti. "In sostanza, bisogna scorporare dai costi le imposte di fabbricazione e l'Iva. È un'azione che si può fare subito. Prima ancora di parlare di tetto al prezzo del gas. Sotto il tetto, c'è una casa abitata da demoni".

 

 

 

Secondo l'ex ministro, infatti, "ci sono Paesi come l'Olanda che traggono grandi profitti da questa situazione. Bisogna agire anche lì. Partendo da un ragionamento che finora è mancato: ciò che sta accadendo è la combinazione fra l'azione demoniaca della Russia, la speculazione dei mercati e le convenienze degli Stati che sfruttano questo stato di cose, applicando imposte sull'energia come se nulla fosse, salvo parziali e successive restituzioni. Va cambiato questo modo di procedere. Ma non in modo unilaterale, bensì con un'azione forte dell'Europa".