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Dritto e Rovescio, Salvini inchioda la sinistra: "Fondi russi? Ecco chi mi paga"

"Sono quattro anni che cercano soldi russi e non li trovano". Matteo Salvini, ospite di Dritto e Rovescio, torna a ribadire la sua estraneità ai fatti. Nella puntata di giovedì 15 settembre in onda su Rete 4, il leader della Lega risponde a Paolo Del Debbio e commenta la notizia degli ultimi giorni: un dossier Usa sui finanziamenti russi arrivati a diversi partiti. "Non trovano nulla perché non li abbiamo mai chiesti, né presi", prosegue. L'ex ministro si definisce amareggiato per la tempistica: "Mi spiace che a dieci giorni da un voto importante e con i problemi che abbiamo, si parli di questo". Come ricordato dal segretario del Carroccio, gli italiani hanno ben altro a cui pensare: "Le bollette, il lavoro, il costo della vita e il diritto alla pensione". Poi la frecciata ad alcune trasmissioni, "che fanno domande sulla Russia, sull'Ungheria e sul resto del mondo". "Sono pagato dagli italiani - precisa -. Io di soldi non ne ho presi, anzi, per difendere gli italiani vado a processo". 

 

 

E sempre per i cittadini, il leghista si scaglia contro Draghi: "La cosa che da tempo sto chiedendo al premier e che non vedo l'ora di fare se i cittadini mi sceglieranno, è bloccare l'invio delle cartelle esattoriale dell'Agenzia dell'entrate". Queste, secondo Salvini, "sono un massacro", perché "in tempi di guerra vera come questi, fare una mega operazione di pace fiscale significa volere bene agli italiani".

 

 

Infine la promessa pre-voto: "Se vinciamo le elezioni metteremo sul tavolo 30 miliardi. Il problema è che non possiamo aspettare di vincere le elezioni. La prima seduta del nuovo parlamento è per il 13 ottobre, quindi bisogna aspettare metà ottobre. Il nuovo governo, quindi, prende l’incarico dal presidente Mattarella ai primi di novembre. Quindi manca un mese e mezzo e noi non possiamo aspettare un mese e mezzo".