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Matteo Salvini, Fornero addio: cosa sta preparando sulle pensioni

di Fabio Rubini giovedì 20 ottobre 2022

2' di lettura

La Lega assiste in silenzio ai nuovi screzi tra Berlusconi e Meloni e così come accaduto nei giorni scorsi gioca il ruolo di collante della coalizione. Anche ieri Matteo Salvini è stato in contatto con gli alleati per provare a sminare le nuove criticità e a chiudere la squadra di governo. In serata si era anche diffusa la voce di un bilaterale con la leader di Fratelli d'Italia. Notizia poi smentita dall'entourage dei due segretari di partito. Segno comunque che il dialogo tra i due c'è ed è continuo. Nella giornata di ieri il Carroccio ha sistemato le caselle interne, confermando i capigruppo della passata legislatura: Massimiliano Romeo al Senato e Riccardo Molinari alla Camera.

na scelta voluta anche perché buona parte dei gruppi parlamentari (soprattutto alla Camera) è di prima nomina e una guida forte ed esperta dà maggiori garanzie in una legislatura nella quale tutto il Centrodestra si gioca una bella fetta di futuro. L'esperienza poi serve anche a gestire i momenti "caldi". E non è un caso che ieri il Carroccio si sia affidato a Massimiliano Romeo per commentare ad Enrico Mentana la situazione politica. Al direttore del Tg di La7, il leghista ha spiegato che «bisogna arrivare ad una soluzione che accontenti tutti. Siamo molto vicini». E sulle nuove fibrillazioni ha assicurato che «durante la riunione dei capigruppo ho avuto modo di parlare anche con quelli di Forza Italia e la situazione mi sembra assolutamente serena». Infine il ruolo della Lega «che in questo inizio di legislatura sta facendo da collante della coalizione».

Un ruolo certamente inatteso soprattutto da quei commentatori politici che vedevano proprio nel Carroccio il maggior fattore di instabilità della coalizione di Centrodestra. Invece così non è stato. Anzi. Anche per la composizione di governo sembra quasi tutto fatto, con Salvini alle Infrastrutture, Giorgetti all'Economia, Calderoli all'Autonomia (e forse Riforme). Alla Lega dovrebbe spettare anche il dicastero a Famiglia e Disabilità, ma sul nome del ministro non si sbilancia nessuno. Potrebbe invece saltare il ministero all'Agricoltura. Ieri Fratelli d'Italia l'avrebbe rivendicato per sé e così la Lega potrebbe accontentarsi di un ministero minore, nominando Centinaio vice presidente del Senato. Oggi invece Matteo Salvini ha fatto sapere che incontrerà gli esperti economici della Lega «per lavorare sui dossier che riguardano la Flat Tax, il caro bollette e il superamento della Fornero».

Soprattutto quest'ultimo punto sarà una delle battaglie leghiste nel nuovo governo. Come noto se non verranno apportati correttivi, dal primo gennaio tornerà in vigore la legge che porta il nome dell'ex ministro Elsa Fornero. Quella, per intenderci, che farebbe slittare a 67 anni l'età anagrafica per andare in pensione. Una vera sciagura per la Lega. Una scadenza stringente, per questo il Carroccio vuole arrivare pronto in Consiglio dei Ministri con tabelle e conti a posto per approvare entro l'anno "Quota 41", ovvero la riforma pensionistica che, indipendentemente dall'età anagrafica, consentirebbe di andare in pensione a chi ha versato 41 anni di contributi.

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