Ultimo sfregio

Repubblica, il titolo-vergogna sul governo Meloni e il Covid

"Il virus piomba sul governo No vax". Così, testuale, a caratteri cubitali. Repubblica usa l'arma più bieca, quella del terrorismo psicologico e della strumentalizzazione politica, per affrontare il tema serissimo del nuovo rischio pandemico legato ai contagi incontrollati in Cina. La tesi, più che chiara, è che il governo di Giorgia Meloni, definito senza mezzi termini "no vax", non sia in grado di approntare le contromosse necessarie per mettere in sicurezza l'Italia. Il catenaccio della prima pagina del quotidiano diretto da Maurizio Molinari va letto nella sua interezza, per capire il livello di deformazione intellettuale in atto. 

 

 

 

"Pechino apre le frontiere e l'ondata Covid che ha colpito il Paese si allarga al resto del mondo". E fin qui, ci siamo. "Palazzo Chigi disarmato dopo aver cancellato le misure di prevenzione". Misure di prevenzione che possono però essere reintrodotte in poche ore, laddove l'emergenza lo richiedesse. I decreti Conte lo hanno dimostrato abbondantemente. "Ue e Usa si mobilitano. Il ministro Schillaci dispone il tampone obbligatorio per i passeggeri dei voli in arrivo dalla Cina". Quindi si è mobilitato anche il governo italiano. Infine, "Il Pd accusa: 'Sta ritardando i nuovi vaccini'". A ritardare i nuovi vaccini sarebbe, appunto, il governo in carica. 

 

 

 

A preoccupare non è solo la variante Gryphon, ma pure la variante-Repubblica, che esprime però non una invenzione della redazione ma una linea politica ben chiara, sposata in pieno dal Pd: sfruttare il virus, come a ondate cicliche il "pericolo fascista", per bastonare il centrodestra. Non è un caso che Laura Boldrini abbia subito etichettato come "irresponsabile" il governo per aver tolto l'obbligo di vaccino, mentre l'ex ministro della Salute Roberto Speranza ha già sentenziato: "E' fallito il modello della Meloni". Addirittura. 

 

 

 

Qualcuno, però, a sinistra è ancora in grado di indignarsi. In collegamento con L'aria che tira, su La7, Claudio Velardi, ex spin doctor di Massimo D'Alema, ha sbottato: "Oggi il secondo quotidiano d'Italia titola in quel modo. E in conferenza stampa alla Meloni hanno pure avuto il coraggio di chiedergliene conto. Ma stiamo scherzando? Ma siamo seri?".