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Dario Nardella, rissa con l'attivista: "Ma che ca*** fai?"

Spintoni e insulti. Violenta colluttazione a Firenze tra il sindaco Dario Nardella e un attivista di Ultima Generazione. Il giovane eco-attivista, insieme a un sodale, ha imbrattato Palazzo Vecchio per protesta contro l'indifferenza della politica al tema del cambiamento climatico. Questa volta, però, i due ultrà green hanno trovato la risposta di ferro del primo cittadino, sceso in strada in giacca di pelle intenzionato a fermarli a ogni costo.

Il giovanotto con gli occhiali utilizza un estintore e spruzza vernice arancione lavabile sulla facciata del Palazzo Vecchio, sull'arengario di piazza della Signoria. Uno dei luoghi più iconici d'Italia e non solo. Il blitz è stato fischiato dai cittadini e dai turisti presenti. E qui entra in scena Nardella, che interviene con l'aiuto di due agenti della polizia municipale.

 

 

 

 

Sui social gira il video in cui si vede l'ex delfino di Matteo Renzi che placca letteralmente uno degli attivisti. "Levati! Levati! Ma che caz***o fai? Che caz***o fai?", gli grida ripetutamente dopo averlo spintonato". Gli autori del blitz, una ragazza di 23 anni e un 32enne, sarebbero gli stessi che poco tempo fa avevano compiuto un'azione analoga sempre a Firenze, imbrattando la facciata del Palazzo del Pegaso, sede del Consiglio regionale della Toscana. Il ragazzo, quasi tramortito, trova il tempo di declamare la sua filastrocca: "Oggi abbiamo deciso di sanzionare il palazzo che è il simbolo del potere...", mentre Nardella passeggia nervosamente nei paraggi. 

I due attivisti sono stati fermati e identificati dalle forze dell'ordine e nei loro confronti sono scattate le denunce. "Sono dei barbari. Non è così che si protesta", ha commentato a caldo Nardella in piazza della Signoria. Poi il sindaco ha partecipato alle operazioni di pulizia, che sono iniziate quasi dopo il blitz. Nardella è salito su un ponteggio mobile che con spazzola e idrante ha provveduto personalmente a rimuovere la vernice lavabile dalla facciata.  "L'attacco all'arte, la cultura e la bellezza, che sono inermi davanti alla violenza e che nascono per il bene dell'umanità, non può mai giustificare la battaglia per una causa, anche la più condivisibile", è il commento dell'esponente del Pd sui suoi profili social.