CATEGORIE

Via Rasella, quello che i tecnocrati rossi non vogliono che si dica

di Iuri Maria Prado domenica 2 aprile 2023

2' di lettura

Il fatto che una frase discutibile del presidente del Senato scateni un simile pandemonio ha molto poco a che fare con i precetti di compostezza istituzionale cui si fa appello per censurare le parole di Ignazio La Russa. La realtà è che non gli si imputa di averla detta sbagliata su via Rasella, ma di aver bestemmiato il decalogo degli interdetti repubblicani: un reato molto più grave, nella teocrazia da 25 aprile, rispetto allo sproloquio sui pensionati di quel convoglio nazista. La regola, impassibile di emendamento, è che le vittime delle Fosse Ardeatine fossero antifasciste, e non serve a codificare un fatto storico che non esiste (che già sarebbe grave), ma a connotare di fascismo quella atroce rappresaglia: fascista perché infieriva su antifascisti, non perché faceva strage di innocenti. E ugualmente, per converso, le vittime dell’attentato partigiano, sulla cui identità è vietato indugiare perché, a prescindere dall’infelicissima uscita di La Russa, non erano i componenti di una colonna militare: erano “il nazismo”.

In Onda, Oscar Farinetti gela Parenzo e la De Gregorio: "Chiudiamola lì"

Si parla della polemica che ha visto Ignazio La Russa protagonista a In Onda. A prendere per primo la parola nella punta...

Le parole del presidente del Senato non si potevano dire non già perché il re era vestito anziché nudo, bensì perché il re non può essere nudo. Per la stessa ragione, non si può dire che la democrazia italiana in realtà non è nata dalla resistenza perlopiù comunista, ma nonostante la resistenza perlopiù comunista: che non avrebbe voluto nessuna democrazia. Non si può dire che proprio la prevalenza comunista nei ranghi della resistenza ha reso meno liberale e meno democratico il corso repubblicano, meno liberale e meno democratica la Costituzione imposta a presidiarlo. Non si può dire che una quota notevole dell’eredità fascista si è trasmessa al presunto opposto, all’antifascismo statalista e autoritario che nell’avvicendamento di potere ha assunto, non cambiato, molti tratti antidemocratici del regime precedente.

In Onda, Senaldi ammutolisce la Menafra: "Ma cosa dice?"

Volano stracci a In Onda. Nella puntata di sabato 1 aprile su La7, Pietro Senaldi e Sara Menafra non se le mandano a dir...

Non si può dire che a sua volta questo processo di reiterazione si deve perlopiù al contributo della parte politica, la parte comunista, che ha fatto del 25 aprile la festa meno sentita dagli italiani, i quali magari solo oscuramente, ma con forza, hanno sempre avvertito il carattere ambiguo di quelle celebrazioni: che trionfavano in adunate e in retoriche sinistramente simili, per quanto diversamente colorate, rispetto a quelle incamiciate di nero. Il vocabolario di La Russa è adoperato male, ma la grammatica antifascista cui contravviene è anche più diseducativa. 

tag
via rasella
sinistra
ignazio la russa
25 aprile

La Russa: "2026 sia anno della pace"

Rossori Open Arms, i giornali di sinistra imbarazzanti: dopo l'assoluzione di Salvini...

Fuori programma Papa Leone XIV visita a sorpresa il Senato

Ti potrebbero interessare

La Russa: "2026 sia anno della pace"

Open Arms, i giornali di sinistra imbarazzanti: dopo l'assoluzione di Salvini...

Massimo Costa

Papa Leone XIV visita a sorpresa il Senato

Redazione

Pensioni, le menzogne della sinistra: come provano a "truffare" gli italiani

Ignazio Stagno

Sara Munari, la donna alla testa dei ribelli di Askatasuna

Il sindaco Stefano Lo Russo aveva avviato un percorso per far entrare Askatasuna nella legalità. Si chiamava &ldq...
Pietro Senaldi

Silvia Salis e Ruffini, la manovra a tenaglia: è assedio alla Schlein

Il centro del centrosinistra torna a farsi sentire. Ha cominciato Silvia Salis, sindaca di Genova, con una lunga intervi...
Elisa Calessi

Salvini le suona alle toghe: "Quelli di Askatasuna a casa per Natale, i bimbi della famiglia nel bosco no"

Matteo Salvini ospite di Zona Bianca. Il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture torna in tv, su Rete 4, dopo l...

Genova, il vice di Silvia Salis fa trovare sui banchi della minoranza l'intervista alla sindaca

Mentre il Comune di Genova si apprestava ad approvare il bilancio preventivo 2026, Alessandro Terrile si apprestava...