Terzo polo

Calenda, "nuovi ingressi in Azione": terremoto a sinistra

Carlo Calenda ufficializza l'ingresso in Azione di Alessio D'Amato - che si era dimesso dal Pd - e attacca Giorgia Meloni e Matteo Salvini. "Siamo felici di dare il benvenuto in Azione ad Alessio D’Amato, persona di cui noi abbiamo, non da oggi, una grandissima stima" e che "rappresenta la cultura della buona amministrazione di centrosinistra", esordisce Calenda durante la conferenza stampa al Senato. "Credo che questo sarà un processo lungo di arrivi che si è messo in moto. Credo che nei prossimi mesi ce ne saranno altri. A noi è dispiaciuto sentir parlare di campagna acquisti, che non abbiamo mai fatto nella nostra vita, per noi è fondamentale che arrivino persone di qualità. Il fatto che le persone abbiano una chiara esperienza amministrativa".

D’Amato, ex assessore alla Salute della Regione Lazio, "entrerà nella segreteria nazionale e lavorerà insieme ad altri alla riorganizzazione dell’attività di Azione nel Lazio. C’è un valore importante, anche simbolico", aggiunge il leader di Azione ricordando come, a suo avviso, lo stesso D’Amato sia "l’autore della migliore campagna vaccinale fatta in Italia durante il Covid".

Mentre "la destra della Meloni non sta diventando una destra conservatrice di tipo europeo, di cui ci sarebbe bisogno, ma sta tornando su posizioni rumorose, estreme" e "il Pd slitta, legittimamente, verso una posizione che cerca di competere con il M5S", Azione punta a tenere "le porte aperte a elettori e classi dirigenti che vogliono tornare a fare politica in modo serio, pragmatico e istituzionale e questo rappresenta l’arrivo di Alessio oggi", dice 
Calenda.  

Quindi attacca Savini. Le sue parole sull’evasione fiscale "sono indegne per un ministro della Repubblica: in qualunque altro Paese gli sarebbero state chieste le dimissioni e invece è ancora lì a dire balle, soprattutto perché c’è all’esame del Parlamento una delega fiscale nella quale della pace fiscale non c’è traccia".

Se "oggi è tutto schiacciato in un bipolarismo che è destra estrema e centrosinistra massimalista" il Paese "non può essere governato", conclude Calenda che ha un obiettivo: archiviare il bipolarsimo: "Questo sarà il nostro lavoro, nei prossimi mesi e nei prossimi anni, e siamo contenti oggi di poterlo fare con una persona che ha tutta la nostra stima politica e personale".