Assaporata la vittoria in Sardegna, Giuseppe Conti non riesce a frenare l'entusiasmo e dunque la lingua. E così oggi, concludendo al Senato il convegno "Lavoro povero e sostegni alla povertà" si è lasciato andare a una promessa che a molti è suonata come una minaccia. "In ogni Regione che conquisteremo, andremo a rinforzare il Reddito di cittadinanza", ha annunciato il leader Cinque Stelle puntualizzando che l'iniziativa arriva "non a caso dopo la vittoria in Sardegna".
Del resto, ha spiegato Conte, "questo governo, anziché scegliere di sederci insieme per migliorare lo strumento del Reddito di cittadinanza, ha preferito marcare il segno ideologico e fare la guerra ai poveri, lasciando fuori dall'assegno di inclusione le persone definite occupabili". "Un governo che ragiona così, è un governo avulso dalla realtà e si troverà sempre più scollato dal mondo reale", ha tuonato l'avvocato pentastellato a Palazzo Giustiani durante la presentazione della proposta di legge del Movimento Cinque Stelle sul salario minimo e reddito di cittadinanza. Quello che non ha spiegato Conte, però, è come farà a introdurre a livello regionale la misura di sostegno già bocciata a livello nazionale. Misteri della fede.