CATEGORIE

Maurizio Landini assedia le sedi Rai: il diktat di mister Cgil

Il segretario della Cgil scatena i suoi compagni contro la tv pubblica perché "non parla dei 5 referendum"
di Antonio Castro giovedì 1 maggio 2025

3' di lettura

Inizia la battaglia mediatica della Cgil per fare da gran cassa ai cinque referendum dell’8 e 9 giugno. Ieri il segretario della Cgil, Maurizio Landini, si è palesato davanti alla sede Rai di via Teulada (quella di viale Mazzini è chiusa per le bonifiche da amianto, ndr), poi è stata la volta “dell’assedio” alla sede della tv pubblica di Napoli. E si proseguirà così a macchia di leopardo per attirare l’attenzione sulle consultazioni referendarie. Nel tardo pomeriggio il leader della Cgil si è affacciato a via Teulada per rivendicare la battaglia referendaria a tutela del lavoro: «Siamo qui», ha scandito, «per chiedere che venga fatta un’informazione adeguata. Stiamo parlando del servizio pubblico che ognuno di noi paga e quindi rivendichiamo un’informazione adeguata. Cittadini e cittadine italiani hanno il diritto di sapere che c’è un referendum, che cosa è e di poter decidere». Il segretario della Cgil ribadisce che sulla sicurezza sul lavoro «non siamo stati convocati da nessuno». E poi chiede all’esecutivo, «se vuole fare una cosa seria, metta i soldi per aumentare i salari e permettere il rinnovo dei contratti».

«Oggi la battaglia e difendere il diritto di voto. Non chiediamo una campagna a sostegno del sì ma una campagna a sostegno del diritto delle persone di andare a votare». Non «vogliamo parlare solo alla Rai, vogliamo parlare a tutte le Tv e i giornali. Chiediamo a tutte le televisioni a tutti gli organi di informazione la giusta informazione». L’8 e 9 giugno gli italiani saranno chiamati ad esprimersi su 5 quesiti (con un “sì” o un “no”) sulle proposte specifiche di modifica (vale a dire l’annullamento) di 5 norme attualmente in vigore. Si va dai licenziamenti illegittimi alla sicurezza sul lavoro, dalla lotta al precariato alla maggiore integrazione in termini di cittadinanza italiana. Landini fa di conto: «La Cgil ha 5 milioni e oltre 100 mila iscritti e li abbiamo aumentati tra gli attivi: se ogni iscritto convince altri 5 non iscritti ad andare a votare 5 per 5 fa 25. Se ognuno di noi non fa la sua parte si può raggiungere il quorum. I comuni», si lancia potenziando la platea, «8 mila, stiamo lavorando per nominare due rappresentanti di lista in ogni seggio, possiamo farlo, con una presenza sul territorio che non ha nessun’altro».

Il Primo maggio di Landini nel segno di Bergoglio

La locomotiva sindacale del concertone sindacale del 1° maggio non si ferma, neppure a poche ore dalla dipartita di ...

Intanto proseguiranno le manifestazioni territoriali pubbliche per attrarre l’attenzione dei cittadini: «Oggi siamo in presidio sotto la sede Rai di Napoli perché milioni di cittadini italiani che hanno raccolto, insieme alla Cgil, le firme per portarci al voto per i 5 referendum sul lavoro e cittadinanza dell’8 e 9 giugno, hanno diritto all’informazione e alla possibilità di poter spiegare all’opinione pubblica l’importanza di questo appuntamento referendario: bisogna dare voce e spazio all’unico strumento democratico che esiste nel nostro Paese ed è il referendum e il voto libero e partecipato». Ieri pure il segretario generale Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, ha partecipare al presidio sotto la sede di Napoli per chiedere al servizio pubblico radiotelevisivo di «informare correttamente i cittadini e le cittadine italiane sui contenuti dei quesiti referendari». Alla manifestazione hanno preso parte, tra gli altri, il deputato del Pd Marco Sarracino, la presidente del Consiglio Comunale di Napoli Enza Amato, Giuseppe Paciolla, padre di Mario, il cooperante Onu assassinato in Colombia, Andrea Laerte Davide, portavoce Possibile Napoli.

Mister Cgil Landini minaccia Meloni e governo: "Risposte subito. O mobilitazione"

Segretaria dem Lavoro, Schlein: "Meloni mente agli italiani"

La consueta vergogna del Primo Maggio: al corteo di Torino danno fuoco ai fantocci di Meloni, Trump e addirittura Bruno Vespa Primo Maggio, vergogna a Torino: danno fuoco al fantoccio di Bruno Vespa

tag

Landini minaccia Meloni e governo: "Risposte subito. O mobilitazione"

Lavoro, Schlein: "Meloni mente agli italiani"

Primo Maggio, vergogna a Torino: danno fuoco al fantoccio di Bruno Vespa

Concertone 1° maggio, il racconto. Ed è subito "Bella Ciao"

Landini minaccia Meloni e governo: "Risposte subito. O mobilitazione"

Tutti in piazza per il Primo Maggio, tutti ai Fori Imperiali di Roma. Tra questi tutti, ovviamente, il segretario genera...

Pd, i dem finalmente vincono... le elezioni in Canada

«Aveva una casetta piccolina in Canadà, e tutte le ragazze che passavano di là, dicevano che bella l...
Pietro Senaldi

Dino Giarrusso, il 5 Stelle naufraga sull'Isola dei Famosi

Da Iena a tonno, dell’Honduras. Salvate il naufrago Giarrusso. Dino, 51 anni, barba e capelli alla Mangiafuoco, ex...
Alessandro Gonzato

Giorgia Meloni, "la più credibile": incoronata dall'uomo di Trump

"Il governo di Giorgia Meloni mostra stabilità e credibilità, pertanto ritengono che, grazie al lavor...