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Piantedosi, "intollerabile": lo sfregio di Sinistra italiana, negata la cittadinanza ad Avellino

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“Sarebbe intollerabile il conferimento della cittadinanza onoraria di Avellino al ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi”. La cantilena sui manganelli ce la tireremo dietro per tanto tempo. Ormai ogni scusa è buona per rievocare quanto successo a Pisa. Nel mirino, a turno, ci finiscono tutti. A prescindere dalle responsabilità. L’importante è essere di centrodestra. A sinistra, il mantra del governo autoritario e fascista è un must have da portare avanti con ogni mezzo.

Se poi al centro della polemica ci si può inserire il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il gioco viene ancora più facile. Ecco quindi che la decisione del sindaco di Avellino di conferire alla guida del Viminale si è tramutata nell’assist perfetto per riaccendere la polemica. Il segretario provinciale di Sinistra Italiana, Roberto Montefusco, ha scritto al primo cittadino irpino per chiedere di non procedere: “Torni sui suoi passi perché in gioco c'è l'onore della città di Avellino che non può essere associata a una stagione politica così cupa e agli uomini che la rappresentano”.

 

 

E, ovviamente, il motivo sono gli scontri fra polizia e studenti durante le ultime manifestazioni. Montefusco fa riferimento alla “violenza brutale e gratuita che si è abbattuta sui giovanissimi manifestanti di Pisa e Firenze, un episodio che si inserisce in un contesto sempre più preoccupante di repressione del dissenso”. Il segretario di SI ha poi concluso la sua nota rivolta al sindaco Gianluca Festa con un paragone: “Come si può pensare di assegnare lo stesso riconoscimento che qualche anno fa fu conferito ad Aldo Masullo, maestro di libertà e pensiero critico, a questo ministro dell'Interno che evidentemente non ne risulta degno, come appariva chiaro dal tempo delle sue sortite in materia di immigrazione?”

 

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