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DiMartedì, Senaldi infilza Santoro: "Michele, detto Vladimir". E lui parla del gatto...

mercoledì 1 maggio 2024

2' di lettura

Continua a far impazzire la sinistra la scelta di Giorgia Meloni di farsi votare alle europee solo con il suo nome. Il tema è stato sollevato anche a DiMartedì, il talk show di Giovanni Floris su La7. In studio, a contestare la scelta del premier, c'era Michele Santoro, fresco di deposito delle firme per correre alle europee con la sua lista. La mossa della Meloni non è andata giù neppure all'ex conduttore che ha lanciato le solite accuse pretestuose di inadeguatezza al Presidente del Consiglio. Ecco quindi che Pietro Senaldi, in collegamento con lo studio, ha voluto lanciargli una provocazione: "Io ho un suggerimento: potrebbe chiamarsi, visto che ama la pace, Michele Santoro detto Vladimir".

Il leader di Pace Terra Dignità non ha preso bene la battuta del condirettore di Libero, tanto da rispondere con tono di sufficienza: "Avevo un gatto che si chiamava Vladimir... Non mi pare una grande battuta. Prendiamola per buona, anzi se volete potete pure applaudire e dire che è una bella battuta così gli diamo un incoraggiamento maggiore".

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Poi Santoro ha continuato il suo monologo contro il Presidente del Consiglio. Pur riconoscendo le sue doti nel riuscire a instaurare un forte legame con i suoi elettori, non sono mancate le stoccate, anche con un filo di fastidioso sessismo: "Qui però non si tratta di andare a parlare con la persona che sta davanti a casa tua o da Fiorello a tenergli bene i figli, si tratta di gestire un rapporto con Biden, si tratta di gestire un rapporto con Netanyahu. Qui non ci vuole la bonomia, la fotogenia, non ci vuole il makeup. Paradossalmente i politici di una volta, quelli contro cui io ho combattuto, che erano brutti, con la gobba e gli occhiali doppi, questa capacità di interpretare il momento storico ce l'avevano. La Meloni invece è scappata davanti a Biden e davanti alle questioni economiche".

Infine, l'affondo finale di un disperato Santoro: "Se non avesse tutti i telegiornali che continuano a dire put*****e dalla mattina alla sera, sarebbe chiaro che saremmo in una situazione di grande difficoltà".

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