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"La lingua di Bonelli e i capelli della Schlein". Cosa c'è davvero dietro la piazzata in aula su Almasri

mercoledì 5 febbraio 2025

2' di lettura


"Meloni venga in aula!, hanno gridato da giorni quelli dell'opposizione. La premier non andrà alla Camera e al Senato ma ci andranno il ministro della Giustizia Carlo Nordio e quello degli Interni Matteo Piantedosi". Nella sua rubrica "Occhio al caffè", la rassegna stampa politicamente scorrettissima di oggi, Daniele Capezzone presenta così il "D-day" politico del caso Almasri

"Ma vogliamo la diretta televisiva!", ricorda ancora il direttore editoriale di Libero a proposito delle richieste del centrosinistra. "A un certo punto ieri sembrava che qualche fessacchiotto del centrodestra volesse non concederla, quindi ulteriore polemica 'vogliono censurare!'. E' chiaro che a quelli del centrosinistra non interessano le risposte nel merito che Piantedosi e Nordio daranno, interessano le telecamere per fare una piazzata. Preparatevi, avrete in aula le foto dei torturati di Almasri, cartelli, la vena di Bonelli, l'urlo di Fratoianni, la Schlein che si strapperà i capelli...".

Ma come mai, chiede Capezzone, ieri si è scatenata questa improvvisa necessità di essere piromani? "Forse perché in fondo il piromane nasconde dentro il piddino il pompiere. Perché il piddino ha il problema del tesoriere coinvolto in Campania nella faccenda di falsi documenti per i permessi di soggiorno, materiale farlocco per fare entrare chi non doveva. A Roma si dice: buttarsi avanti per non cascare indietro. E la sensazione è che qualcuno faccia il piromane per spegnere l'altro incendio e nascondere il problemino in casa propria".

E ancora: "Trump è cattivo? Ehhh se è cattivo. Te lo dicono Lavazza su Avvenire, Mario Monti sul Corriere della Sera, monsignor Franco sul Corriere della Sera e Michele Serra su Repubblica, talmente eurolirico da proiettare sull'Unione europea lo stesso schema argomentativo che prima del 1989 applicava sull'Unione sovietica".

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